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8 Maggio 2023 - 13:02Alessia Pifferi può affrontare il processo. Lo ha stabilito la Corte d’Assise di Milano presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini. “Per una settimana l’ha abbandonata, non può essere un raptus di dieci minuti” – ha riferito Viviana Pifferi, sorella della donna accusata di omicidio volontario pluriaggravato per la morte della figlia Diana, morta di stenti a 18 mesi il 20 luglio 2022 .
La zia di Diana sulla decisione della Corte d’Assise di Milano: ‘Giusto non concederle la perizia’
“Credo sia stato giusto da parte dei giudici non concederle la perizia” per stabilire la capacità dell’imputata di stare nel processo, perché “ha lasciato la piccola una settimana da sola, non è un raptus di cinque minuti. Io non la so più definire mia sorella, se quella è ancora mia sorella”.
La zia di Diana Pifferi ha spiegato che la sorella non ha mai chiesto scusa. “Nemmeno nelle lettere che ha inviato a me ed a mia madre, e non le risponderò mai fino a che non chiederà almeno scusa, io sono contro mia sorella ed è la parte giusta, perché quella che è morta è mia nipote”. La zia della piccola, assieme alla nonna, ossia la madre della 37enne, sono state ammesse come parti civili nel processo contro l’imputata. Viviana Pifferi anche nell’udienza di lunedì 8 maggio indossava in aula una maglia con la foto della bimba.
‘Non risponderò più alle lettere di mia sorella fin quando non chiederà scusa’
Alessia Pifferi per la seconda udienza era presente in aula, accanto al legale e accompagnata dagli agenti di polizia penitenziaria. L’avvocato Ilaria Pontenani ha precisato che la madre di Diana è sempre sotto effetto di psicofarmaci. “Voi la vedete così perché è sotto psicofarmaci, a differenza di quello che dice il pubblico ministero, Alessia Pifferi è sempre sotto psicofarmaci” – così ha replicato il legale al pm sulla capacità della donna di stare in giudizio.