Alessia Pifferi scrive a Quarto Grado: ‘Diana era tutta la mia vita, sono una persona normale’

Nel corso della puntata del 9 settembre di Quarto Grado si è parlato del caso della piccola Diana Pifferi, la bimba di 16 mesi morta dopo essere stata lasciata da sola in casa per 6 giorni.

La madre della piccola Diana ha inviato una lettera dal carcere a Quarto Grado

Ospiti della trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi i legali di Alessia Pifferi, Solange Marchignoli e  Luca D’Auria, la madre della bimba accusata di omicidio. In una recente conversazione telefonica con gli avvocati la 37enne ha riferito più volte che le manca la figlia. La donna ha anche scritto una lettera a Quarto Grado che è stata mostrata nel corso della trasmissione. “Ho saputo dai miei avvocati che li avete invitati in trasmissione per parlare del mio caso. Vi ringrazio e vi voglio dire poche cose” – si legge nella missiva.

“Sono stata definita un mostro dalla collettività. Mi sento una persona normale che può aver sbagliato ma che non merita le cattiverie gratuite delle persone. Sembra strano ma ho ricevuto più solidarietà in carcere che fuori. Mi sono accorta che mi trovo a vivere questa situazione da sola avendo solo il supporto dei miei avvocati. Come tutti ho vissuto una vita normale e sono cresciuta con mamma e papà. Ho smesso di studiare e mi sono sposata – ha aggiunto ripetendo più volte che è ‘una persona normale’.

‘Sono stata definita un mostro ma mi sento una persona normale’

“Ho avuto un matrimonio e relazioni come può capitare a tutti. Voglio dirvelo per l’ultima volta non volevo uccidere la mia bambina che era tutta la mia vita” – la chiosa finale di Alessia Pifferi.