Famiglia morta a Macerata, madre e figlio disabili deceduti per la fame e per la sete
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6 Maggio 2022 - 21:35Un dettaglio che fa pensare che Alessandro Maja, 57 anni architetto, avesse premeditato la strage familiare di Samarate, in provincia di Varese. A raccontare questo dettaglio è stato il suocero dell’uomo, Giulio Pivetta, che nel corso di Pomeriggio 5 ha raccontato di aver visto la nipote, la 16enne Giulia, il giorno prima che il papà la uccidesse con martello e cacciavite.
Il padre di Stefania Pivetta a Pomeriggio 5: ‘Si è scusato con mia nipote il giorno prima dell’omicidio’
“L’avevo accompagnata a tennis e durante il tragitto mi ha detto che la sera prima era successa una cosa strana” – ha riferito il padre di Stefania Pivetta, morta nella mattanza familiare. “Mi ha raccontato che Alessandro si è seduto sul letto e le ha chiesto scusa. E il giorno dopo è successo tutto”. Una frase che lascerebbe presupporre che l’architetto di Samarate aveva già premeditato di uccidere la moglie e i due figli nella villetta di via Torino.
“Alcuni giorni fa ero andato anche a trovarlo ed avevo provato a scuoterlo dicendogli che doveva fare l’uomo e pensare alla famiglia ma lui è rimasto immobile” – ha aggiunto il suocero di Maja che ha precisato che la figlia non aveva chiesto la separazione e che dormiva spesso sul divano per questioni legate al cane. “Speriamo che Nicolò superi tutto, noi siamo pronti ad accoglierlo” – ha aggiunto Giulio Pivetta in riferimento al nipote ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Busto Arsizio.
Alessandro Maja, slitta l’interrogatorio di garanzia: il 57enne ricoverato in psichiatria a Monza
Nel frattempo Alessandro Maja è stato trasferito all’ospedale di Monza in psichiatria con i legali, Enrico Milani e Sabrina Lamera, hanno riferito che l’interrogatorio di garanzia è stato rinviato. “Le sue condizioni psichiche sarebbero infatti incompatibili con il carcere”.