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Liberata la 25enne portata via in moto a Gaza durante il rave: il video dell’abbraccio di Noa col papà

Tra gli ostaggi liberati dall’esercito di Israele, c’è Noa Argamani, 25 anni che era apparsa in un video del 7 ottobre mentre i terroristi di Hamas la portavano via in moto durante il rave “Supernova” nel deserto del Negev tra le sue urla: “Non uccidetemi“. Quelle immagini divennero il simbolo dell’attacco della fazione islamica.

Noa Argamani era tra gli ostaggi rapiti da Hamas durante il rave Supernova il 7 ottobre

Più recentemente si era vista in un altro video della propaganda di Hamas. Sua madre Liora, gravemente ammalata di cancro, aveva lanciato un appello disperato per poterla riabbracciare. Almog Meir ha invece 21 anni, mentre Andrey Kozlov, 27 anni, e Shlomi Ziv, 40 anni. Sono stati presi tutti da Hamas il 7 ottobre al Nova Festival. Tornano in libertà dopo 8 mesi.

La 25enne Noa Argamani ha riabbracciato il padre mentre raggiungeva l’ospedale di Tel Hashomer. L’abbraccio è stato pubblicato in un video sui social media. Argamani è stata salvata insieme ad altri tre ostaggi da Nuseirat, nel centro di Gaza, nel corso di un’audace operazione congiunta condotta dalle Idf (Forze di Difesa israeliane), dallo Shin Bet e dalla polizia.

La 25enne ha riabbracciato il papà mentre raggiungeva l’ospedale di Tel Hashomer, liberati altri 3 ostaggi

Sulla liberazione degli ostaggi di Hamas è intervenuta il Forum delle famiglie degli ostaggi. “L’eroica operazione dell’Idf che ha liberato e riportata a casa Noa Argamani, Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan è un trionfo miracoloso. Ora, con la gioia che travolge Israele, il governo deve ricordare il suo impegno a riportare indietro tutti i 120 ostaggi ancora detenuti da Hamas: i vivi per la riabilitazione, gli uccisi per la sepoltura”.

Il Forum delle famiglie degli ostaggi chiede alla comunità internazionale di esercitare la necessaria pressione su Hamas affinché accetti l’accordo proposto e rilasci gli altri 120 ostaggi tenuti prigionieri. “Ogni giorno è un giorno di troppo”. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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