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5 Dicembre 2022 - 20:33Gli esperti avevano lanciato l’allarme influenza stagionale alcune settimane fa ipotizzando un inverno difficile per via del nuovo virus. Preoccupazione che è diventata realtà con qualche settimana di anticipo visto che l’australiana ha già messo a letto 2,5 milioni di italiani provocando intasamenti e caos nei pronto soccorso.
Influenza australiana, il virus sta colpendo soprattutto i bambini
Secondo i primi dati diffusi da InfluNet i bambini al di sotto i 5 anni sono i più colpiti dal virus con 40,8 casi di influenza ogni mille bambini con i dati che scendono con il crescere dell’anzianità. I casi stimati nell’ultima settimana sono 762mila, in crescita rispetto ai 560mila stimati nella precedente (+36%.) con Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Veneto regioni cerchiate in rosso. Il contagio si propaga grazie alle goccioline diffuse con tosse e starnuti o anche con contatto diretto toccando oggetti contaminati. L’incubazione è in genere di due giorni. Si è contagiosi fino a 5 giorni successivi all’inizio dei sintomi.
I sintomi e l’incrocio con il Covid 19
Il virus responsabile dell’influenza è l’A H3 N1 – Darwin ed è stato ribattezzato australiana in quanto è stato isolato per la prima volta in Oceania. Alcuni sintomi possono essere confusi con quelli del Covid 19. Teoricamente si potrebbero anche prendere i due virus contemporaneamente, anche se di solito uno solo prevale all’interno dell’organismo. In particolare la malattia si manifesta con febbre, anche alta, dolori e tosse secca, raffreddore, cefalea e dolori muscolari. Particolare attenzione per i bambini, i fragili e gli anziani (over 60) per possibili complicazioni che possono determinare otiti, polmoniti, encefaliti e miocarditi.
Cure e vaccino
Per la cura i medici consigliano di intervenire con antipiretici per abbassare la febbre e anti infiammatori per i dolori. L’antibiotico serve soltanto se il medico valuta che si è sviluppata anche una infezione batterica. Il vaccino è raccomandato e offerto gratuitamente a operatori sanitari, adulti over 60, donne in gravidanza, persone con diabete, ipertensione, Hiv, asma, malattie cardiache o polmonari croniche, tutte le persone fragili e i bambini sani da 6 mesi a 6 anni.
“L’influenza avrà un’intensità molto alta con un picco che potrebbe arrivare in anticipo: a inizio anno invece che tra gennaio-febbraio” – ha riferito Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento prevenzione ministero della Salute, su Corsera e Stampa.