Uccisa dal marito in Val di Fiemme, i corpi di Viviana Micheluzzi e Mauro Moser ritrovati dai figli
30 Marzo 2022 - 21:52
Ventura a Le Iene: ‘É lo stesso sistema di 4 anni fa mascherato dalla vittoria agli Europei’ (VIDEO)
30 Marzo 2022 - 23:59
Uccisa dal marito in Val di Fiemme, i corpi di Viviana Micheluzzi e Mauro Moser ritrovati dai figli
30 Marzo 2022 - 21:52
Ventura a Le Iene: ‘É lo stesso sistema di 4 anni fa mascherato dalla vittoria agli Europei’ (VIDEO)
30 Marzo 2022 - 23:59

Bruce Willis, l’afasia lo costringe al ritiro: l’annuncio della figlia

Bruce Willis ha deciso di ritirarsi dopo che gli è stata diagnosticata l’afasia, un disturbo del linguaggio che colpisce le capacità cognitive di una persona.

L’addio di Bruce Willis: ‘La malattia sta influenzando le sue capacità cognitive’

La figlia maggiore della star di Hollywood, l’attrice Rummer Willis, ha riferito sui suoi social media mercoledì 30 marzo spiegando che suo padre ha avuto “problemi di salute” negli ultimi tempi. Descrivendo suo padre come “il nostro amato Bruce”, l’attrice ha spiegato che “stava vivendo alcuni problemi di salute e recentemente gli è stata diagnosticata l’afasia che sta influenzando le sue capacità cognitive”.

La cantante statunitense, nata dalla relazione con Demi Moore, ha sottolineato che questo problema lo sta allontanando dalla carriera cinematografica.  “Come dice sempre Bruce, ‘Live it up’ (Vivilo) e insieme abbiamo intenzione di fare proprio questo”.

Cos’è l’afasia

L’afasia può avere un impatto sul linguaggio o sul linguaggio di una persona ed è solitamente causata da un danno al lato sinistro del cervello, spesso come conseguenza di un ictus.

Bruce Willis ha interpretato molti ruoli iconici nel corso della sua prolifica carriera, da John McClane nel classico film d’azione Die Hard e i suoi sequel, al dottor Malcolm Crowe in Il sesto senso fino a Pulp Fiction. Ha ricevuto tre nomination ai Golden Globe e due Emmy per il suo ruolo nella serie tv drammatica degli anni ’80 Moonlighting.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *