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5 Aprile 2021 - 7:30Sci alpino in lutto per la scomparsa di Roland ‘Rolly’ Thoeni, cugino delll’immenso Gustavo, e tra gli artefici della valanga azzurra. Il 71enne ha accusato un malore, probabilmente un ictus, dopo un’operazione all’anca ed è morto all’ospedale di Bolzano dove il campione di Trafoi, frazione di Stelvio, era stato trasportato in elicottero.
Morto Rolly Thoeni, malore fatale al 71enne: si era operato all’anca
Il suo capolavoro alle Olimpiadi di Sapporo nel 1972 quando riuscì a conquistare un indimenticabile bronzo nello slalom special evinto dallo spagnolo Francisco Fernandez Ochoa davanti a Gustavo Thoeni. Lo stesso anno conquistò il primo podio in Coppa del Mondo con il terzo posto in slalom gigante. Due le vittorie circuito maggiore del circo bianco: a Madonna di Campiglio e a Pra Loup, entrambe in slalom speciale.
Alle Olimpiadi di Innsbruck conquistò il 14° posto in discesa libera, specialità nella quale vinse il suo unico titolo italiano nel 1973. Rolando Thoeni decise di ritirarsi dall’attività agonistica nel 1976. Viveva a Prato allo Stelvio in Alto Adige e nella vicina località sciistica di Solda aveva aperto un negozio di articoli sportivi che portava avanti di pari passo con le sue passioni di cacciatore e pastore.
Paolo De Chiesa: ‘Mai visto nessuno andare sul palo come lui, si innamorò della discesa’
Paolo De Chiesa ha ricordato Rolly su Facebook. “Se n’è andato un altro di noi. Rolly Rolando Thoeni, cugino di Gustavo, insieme sul podio dello slalom olimpico di Sapporo. Slalomista eccezionale, mai visto nessuno andare sul palo come lui, croce dei guardaporte, costretti a rimontare lo slalom al suo passaggio: che spettacolo, che classe!
Non raccolse quanto il suo immenso talento stava già scrivendo sulla neve, perché si innamorò troppo presto della discesa, fracassandosi mille volte…Addio Rolly, addio campione, grazie per le emozioni che mi hai regalato quando, ragazzino, sognavo di sciare come te”.
Buona Pasqua amici… Per noi della Valanga Azzurra un giorno molto triste.. Se n’è andato un altro di…
Pubblicato da Paolo De Chiesa su Domenica 4 aprile 2021