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Rebecca Cheptegei in fin di vita, il fidanzato ha dato fuoco alla maratoneta con la benzina

In Kenya, e non solo, la chiamano ‘la maledizione di Eldoret‘. Troppe tragedie e troppi lutti hanno contrassegnato la storia della città della Rift Valley dove si allenano tutti i più forti fondisti del mondo, una catena di morti, o comunque storie violente alle quali si è aggiunta quella della maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei; il fidanzato le ha dato fuoco, ed ora versa in condizioni gravissime in terapia intensiva, con ustioni sul 75% del corpo.

La maledizione di Eldoret

A febbraio di quest’anno erano morti in un incidente stradale il primatista mondiale della maratona, il keniano Kelvin Kiptum, e il suo allenatore Gervais Hakizimana, mentre la notte di Capodanno era stato accoltellato a morte un altro atleta dell’Uganda, Benjamin Kiplagat. Nell’aprile 2022, il corpo di un’atleta bahreinita di origine keniana, Damaris Mutua, era stato ritrovato a Iten, e il suo compagno venne accusato di omicidio. Tre anni fa, la campionessa keniana Agnes Tirop era stata trovata morta nella sua casa a Iten, vicino Eldoret, col marito sospettato dell’omicidio.

Nel 2008 invece era morto, per un incidente su un mezzo militare, sulla strada per Eldoret, un altro Kipkorir, bronzo ad Atlanta ’96 nei 1.500. Non a Eldoret, ma nel distretto di Nyandarua, quindi a circa 200 km di distanza, c’era invece stato nel 2011 il suicidio di Samuel Wanjiru, oro olimpico della maratona di Pechino 2008, gettatosi dal balcone di casa.

Rebecca Cheptegei aveva partecipato a Parigi 2024, il fidanzato le ha dato fuoco: ‘Litigavano costantemente’

Ora la nuova tragedia con il caso di Rebecca Cheptegei, che ha gareggiato nella maratona a Parigi 2024 chiudendo al 44/esimo posto, ricoverata in terapia intensiva in un ospedale dopo che il suo compagno, il keniano Dickson Ndiema Marangach, ha tentato di ucciderla dandole fuoco. Secondo un rapporto della polizia, Marangach è entrato nella casa della donna a Endebess, 90 km da Eldoret, domenica 1° settembre intorno alle 14:00, mentre l’atleta e i suoi figli erano a messa. Al loro ritorno, “ha versato benzina su Rebecca prima di appiccare il fuoco”, precisa il rapporto, aggiungendo che anche l’uomo è rimasto ustionato dalle fiamme. Non vengono fornite informazioni sulle condizioni dei bambini. Soccorsi dai vicini, la maratoneta e il suo compagno sono stati ricoverati con “ustioni multiple” nell’ospedale più vicino, nella città di Kitale, prima di essere trasferiti al Moi Teaching e il Referral Hospital (MTRH) a Eldore.

“Le sue condizioni sembrano gravi, con ustioni sul viso”, emerge da fonti dell’ospedale. Le ustioni, secondo il quotidiano keniano The Star, riguarderebbero il 75% del corpo. Sul luogo della tragedia sono stati ritrovati una tanica da 5 litri, una borsa e un berretto nero appartenuti presumibilmente a Dickson e un cellulare bruciato appartenuto a Rebecca, precisa il rapporto della polizia, secondo il quale “la coppia litigava costantemente in famiglia”. Secondo i media keniani che citano i genitori della vittima, l’atleta avrebbe acquistato un terreno e costruito una casa a Endebess, a circa 25 chilometri dal confine con l’Uganda.

Ritrovata una tanica di benzina di 5 litri

La Federazione ugandese di atletica leggera ha confermato il ricovero della sua maratoneta per “gravi ferite”, “a seguito di un incidente che ha coinvolto il fidanzato keniano che le ha versato addosso della benzina e le ha dato fuoco”. Secondo uno studio della Kenyan Statistics Agency (KNBS) pubblicato nel gennaio 2023, il 34% delle donne che vivono in Kenya hanno subito violenza fisica dall’età di 15 anni. Le donne sposate “hanno molte più probabilità di aver subito violenza”, stima questo studio, evidenziando che il 41% delle donne sposate ha denunciato tali fatti rispetto al 20% delle donne nubili. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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