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5 Dicembre 2022 - 13:48Il vate del tennis mondiale non ce l’ha fatta. Nick Bollettieri era considerato un santone, un guru, per la sua abilità nel fiutare e far crescere talenti. Un’istituzione per gli appassionati della racchetta negli Stati Uniti e nel mondo che ora lo piange e gli rende omaggio.
Bollettieri aveva 91 anni, la paura per gli aghi e il rifiuto di andare dal medico
Da settimane circolavano voci sul suo peggioramento della salute e nella giornata di domenica 4 dicembre è stata comunicata la ferale notizia del decesso all’età di 91 anni. L’allenatore statunitense ha avuto diversi problemi fisici negli ultimi due anni, ma allo stesso tempo, come confermato dall’ex tennista Jimmy Arias, che ha condiviso una foto che li ritrae insieme, Bollettieri si è rifiutato di andare dal medico anche per la paura degli aghi. Durante la sua carriera ha aperto una nota accademia di tennis ed ha contribuito a lanciare leggende di questo sport come André Agassi, Jim Courier, Monica Seles, Sampras, Serena e Venus Williams e la tennista russa Maria Sharapova.
Figlio di immigrati italo-americani, Bollettieri si laureò in filosofia nel 1953 e in seguito prestò servizio nell’esercito degli Stati Uniti. Ha studiato giurisprudenza all’Università di Miami, ma ha abbandonato gli studi nel 1956 per iniziare a insegnare tennis alla prestigiosa Wayland Academy. Tra i suoi primi studenti ci sono Sheryl Smith e Brian Gottfried.
Da Agassi a Courier: i fenomeni lanciati da Nick, i primi passi con la famiglia Rockefeller
Bollettieri divenne direttore della scuola di tennis presso il Dorado Beach Hotel di Porto Rico all’inizio degli anni ’70, una proprietà della famiglia Rockefeller. Il primo tennista allenato da Bollettieri a raggiungere la vetta della classifica ATP è il campione statunitense Jim Courier; Bollettieri nel 1993 divenne poi l’allenatore di Boris Becker che aveva già raggiunto la vetta del ranking ATP il 28 gennaio 1991.