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Jacobs versione Tokyo arriva a un soffio dal podio a Parigi 2024: Lyles fa impazzire Sharon Stone

Carl Lewis e Usain Bolt rimangono nell’Olimpo, Marcell Jacobs è quinto ma con onore nella sua seconda finale dei Giochi, questa volta in uno stadio stracolmo, ribollente di passione ed entusiasmo. A Tokyo aveva vinto in 9.80… Tempo che a Parigi 2024 non sarebbe bastato per l’oro. Basta questo dato per comprendere il livello di gara andato in scena la sera di domenica 4 agosto.

Marcell Jacobs è quinto nella finale dei 100 metri con uno strepitoso 9.85

Correre veloce come mai aveva fatto quest’anno, in 9″85, non basta all’italiano per salire sul podio dei 100 metri. A vincere è stato il suo rivale più accreditato, in quanto campione mondiale in carica, quel Noah Lyles istrione nato che mentre saltella per la pazza gioia viene applaudito dall’attrice Sharon Stone che in tribuna si alza in piedi per lui Lyles, in 9″79, ha vinto al fotofinish su quello che finora a Parigi aveva corso meglio, ovvero il giamaicano Kishane Thompson allenato da Stephen Francis che rese grande Asafa Powell e ora guida questo altro campione che fa i 100 in meno di 42 passi.

Jacobs c’è ed ha uno dei migliori tempi di reazione allo sparo per poi come un matto per acciuffare quel bronzo che mette al collo Fred Kerley come successo a Tokyo. Resta ai piedi del podio l’eterno piazzato Akani Simbine. Il sudafricano mette in bacheca un ‘altra medaglia di cartone. 

“Non posso essere troppo contento della gara, ho avuto un tempo di reazione molto buono. Sono uscito molto bene dai blocchi, poi non sono riuscito a spingere come avrei voluto. Ho dato tutto me stesso, gli altri sono andati fortissimo. Avrei voluto prendere una medaglia, dispiace” – così Marcell Jacobs a RaiSport dopo il quinto posto nella finale dei 100 metri a Parigi 2024. La corsa di Chituru Ali, l’altro azzurro in gara, si era fermata in semifinale con una performance al di sotto delle sue possibilità.

“Pensavo di potercela fare, ho lavorato molto. Il quinto posto olimpico mi dà soddisfazione dopo l’ultimo anno e mezzo difficile. Si poteva prendere una medaglia” – aggiunge lo sprinter azzurro. “Ho cambiato molto nell’ultimo anno, mi sono spostato” negli Usa “per un nuovo tipo di lavoro. Il risultato è un 9”85, non un tempo da buttare via. Sarebbe bastato per andare a medaglia nelle precedenti Olimpiadi” – ha precisato.

‘Si poteva prendere una medaglia, ma ci sono ancora 4 anni da affrontare insieme’, l’azzurro ora pensa alla staffetta

“Abbiamo dato il massimo, non è bastato: sono un po’ amareggiato, avrei voluto festeggiare con tutti voi. La carriera di Marcell Jacobs non finisce qui, ci sono ancora 4 lunghi anni da affrontare insieme. Si continuerà a lavorare duro come ho sempre fatto e come farò anche in futuro” – conclude l’azzurro che rassicura tutti sul problema accusato a fine gara. “Un crampo. Ora pensiamo alla staffetta“. E chissà che dalla campagna parigina Marcell non torni con un nuovo prezioso metallo.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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