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23 Febbraio 2021 - 9:31Fausto Gresini non ce l’ha fatta. Si è spento oggi, 23 febbraio, a Bologna, dove era
ricoverato dal 27 dicembre a seguito di complicazioni causate dal Covid 19. La
malattia aveva causato una grave infezione polmonare che ha combattuto
duramente. La scorsa settimana si è vericato un peggioramento delle sue
condizioni e l’ex pilota si è dovuto arrendere alla malattia.
“La notizia che non avremmo mai voluto dare, e che purtroppo siamo costretti a condividere con tutti voi. Dopo quasi due mesi di lotta contro il Covid, Fausto Gresini è purtroppo scomparso, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni” – il post pubblicato sulla pagina Instagram Gresini Racing.
Covid 19 fatale, Fausto Gresini sul tetto del mondo nella 125 nel 1985 e nel 1987
È difficile definire Fausto Gresini con una sola parola. Sicuramente un pilota, due
volte campione del mondo, ma anche talent scout e team manager, perché la sua
passione per il motociclismo ha unito tutti i momenti della sua vita come una
sottile linea rossa. Da quando ha messo piede nel paddock dei mondiali nel 1982,
con un MBA – esordio non particolarmente fortunato va detto – il giovane, nato a
Imola nel 1961, ha dimostrato di avere le carte in regola e lo dimostrerà presto .
Nella classe 125, dove è stato protagonista per più di un decennio.
I duelli con Luca Cadalora
A partire dal 1985, quando vinse il suo primo titolo con Garelli. L’anno successivo
fu battuto dal compagno di squadra Luca Cadalora, ma Fausto tornò nel 1987, stagione in cui prese il suo secondo alloro iridato e vinse 10 gare consecutive sulle 11 in calendario, solo perché nel GP del Portogallo (che curiosamente si è svolto in Spagna, a Jarama) è stato costretto al ritiro a causa di una foratura. Nel 1988 non corre per infortunio e nella stagione successiva passa all’Aprilia, con la quale conquista un podio.
Il grande dolore per la scomparsa di Kato e Simoncelli
Nel 1990 cambia di nuovo moto, questa volta è la Honda, la società con la quale concluderà la sua carriera agonistica. In quell’anno condivide il box con un giovanissimo Loris Capirossi. Gresini ha vinto 2 titoli mondiali, 21 gare, è salito sul podio 47 volte e ha stabilito 17 pole position in 132 gare. Ma non era un addio al paddock.
Gresini ha continuato a vincere anche come team manager ma ha anche subito due grandissimi dolori: la morte di Daijiro Kato (2000) e Marco Simoncelli (2011) con il quale il feeling era stato immediato.