Camila Giorgi a Verissimo: l’addio al tennis, il fisco e i vaccini falsi: ‘La dottoressa ha fatto il mio nome’

“Volevo fare pure un discorso di addio a Parigi, invece la notizia del mio addio al tennis professionistico è uscita prima. A maggio mi sono svegliata e ho deciso di smetterla”. Così Camila Giorgi, ospite di Verissimo a Canale 5, a proposito del suo ritiro dal tennis. “Già da anni avevo pensato di lasciare la racchetta” – ha aggiunto.

Camila Giorgi: ‘Volevo fare un discorso di addio a Parigi ma la notizia del mio addio al tennis è uscita prima’

Dopo che è circolata la notizia dell’addio l’ex tennista è risultata irreperibile per giorni. “Non sono mai scappata, mi trovavo già negli Usa. La mia famiglia mi ha sempre supportata nella mia scelta, ora siamo felici”. Poi si è soffermata sulle presunte irregolarità con il fisco italiano, Camila Giorgi difende l’operato del padre e dice: “Non è vero che siamo scappati dall’Italia, la scelta è stata solo mia. Già in passato ho vissuto per tre anni a Miami, ma io non scappo mai. Il mio problema è che a me non piace parlare troppo. É allucinante dire anche che non abbiamo pagato l’affitto di una casa”.

L’italo argentina ha puntato l’indice ha più volte ribadito che la sua famiglia non sapeva di questa situazione. “I problemi sono arrivati da persone esterne che mi gestivano. Non era il lavoro di mio padre gestire queste cose, lui era solo il mio allenatore. Non ci siamo spaventati abbiamo cambiato le persone che gestivano le cose e ora siamo in ordine. É ingiusto mettere sempre in mezzo mio padre”.

‘Problemi con il fisco? Non sono scappata, già in passato ho vissuto per tre anni a Miami’

Poi la questione dei vaccini per la quale è finita a processo. “Il caso vaccino? Io non sapevo che non mi stesse facendo il vaccino, perché altrimenti non avrei potuto viaggiare. Io l’ho scoperto dopo che non era un vaccino. Non so cosa dire. Poi certo che ho fatto il vaccino anti Covid” – ha precisato Camila Giorgi, ospite di Verissimo.

“A novembre c’è una udienza e dopo si potrà parlare. Io pensavo che ci fosse un rapporto umano con questa dottoressa, mi sono fatta curare tante volte da lei. Poi quando è andata in difficoltà ha fatto il mio nome. Comunque penso che con il tempo tutto si sistema”.

D’ora in poi vivrà il tennis da spettatrice. Non ci sarà nessun dietrofront. “Il tennis mi piace viverlo, sono andata a vedere qualche partita a New York, ma non torno a giocare. Ora vorrei viaggiare e in Italia tornerò sempre, perché è casa mia. Io amo l’Italia, per me è sempre al primo posto”.