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Sanremo, Ghali replica alle critiche della comunità ebraica: ‘Il silenzio è assenso’

É polemica a Sanremo per “Casa mia casa tua” di Ghali, canzone dedicata agli abitanti di Gaza in cui c’è un passaggio che ha suscitato l’ira della comunità ebraica: “Ma, come fate a dire che qui è tutto normale, per tracciare un confine con linee immaginarie, bombardate un ospedale“, ha cantato il 30enne rapper milanese che e’ stato cresciuto dalla madre tunisina.

Ghali, il brano Casa mia casa tua nel mirino della comunità ebraica di Milano

È necessario prendere una posizione perché il silenzio non suoni come un assenso“. Lo scrive su Instagram Ghali, dopo che la comunità ebraica di Milano lo ha accusato di propaganda anti-israeliana. “Sto leggendo in rete appelli, commenti, rispetto al testo della mia canzone. Sono venuto a Sanremo per portare un messaggio, non ho ne il ruolo ne l’ambizione di risolvere una questione internazionale. Ma se la mia esibizione porta a ragionare sull’irragionevole, se la mia canzone porta luce su quello che si finge di non vedere allora ben venga. Non si può andare oltre”. 

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Il cantante: ‘Se la mia canzone porta luce su quello che si finge di non vedere allora ben venga’

 In “uno spettacolo che dovrebbe unire gli italiani, è andata in scena un’esibizione che ha ferito molti spettatori”, ha lamentato il presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, chiedendo un intervento dei vertici Rai. “A differenza di Ghali non possiamo dimenticare che questa terribile guerra e’ il prodotto di quanto successo il 7 ottobre”, ha aggiunto, “sappiamo sulla nostra pelle che la propaganda finisce per armare le mani dei violenti”. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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