Samuele BersaniSamuele Bersani

Ho avuto un tumore ai polmoni al primo stadio. Primo stadio vuol dire che ci sono arrivati in tempo, primo stadio vuol dire che per fortuna non ho dovuto fare né chemio né radio, però significa che mi sono dovuto far togliere un lobo, un pezzettino di polmone, che per chi fa il mio mestiere non è che sia proprio il massimo”. Lo ha rivelato Samuele Bersani durante dal palco dell’Arcimboldi di Milano, parlando per la prima volta della malattia che lo aveva costretto a sospendere la sua attività per curarsi.

Samuele Bersani: ‘Per fortuna ci siamo arrivati in tempo’

“É una malattia che ovviamente non auguro a nessuno – ha proseguito – però superati i 50 anni è anche logico che arrivino problemi che quando sei più giovane immagini di non dover mai affrontare. Tutti pensiamo che capiterà a qualcun altro ma non a noi. Pensiamo sempre di essere immuni, come i supereroi, alle sfortune e alle malattie gravi”. Rivolgendosi al pubblico ha poi detto: “Vi ringrazio perché ho ricevuto una quantità di appoggio, solidarietà e affetto in un momento in cui ho dovuto decidere di interrompere le cose perché mi dovevo curare”.

‘Spero di essere di aiuto a chi ha paura di fare un esame di prevenzione’

“Non ho fatto interviste con nessuno su questo argomento, ho preferito aspettare che arrivassero i concerti per raccontarlo direttamente. Così anche da essere un po’ d’aiuto a quelli che o vivono un periodo analogo o hanno paura di farsi un esame di prevenzione” – ha proseguito Bersani che ha poi aggiunto: “Siamo molto più forti di quello che crediamo, ovviamente quando le cose vengono colte sul nascere. Io sono una testimonianza di questo. Altri prima di me hanno avuto questo problema, ci si da la forza tra noi quando capitano queste cose”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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