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Fa discutere il provvedimento preso dal Grande Fratello nei confronti di Stefano Miele nel corso della puntata del 15 gennaio. Fin da subito Alfonso Signorini e la produzione sono finiti nel mirino del social con diversi utenti che hanno rimarcato che altri inquilini che non hanno osservato il regolamento sono stati graziati.
Stefano Miele in nomination d’ufficio per aver parlato delle percentuali del Grande Fratello
Il riferimento è al microfono coperto di Rosy Chin e Paolo Masella e ad alcuni comportamenti di Massimiliano Varrese e Giuseppe Garibaldi. Un provvedimento che in parte ha lasciato perplesso anche Stefano Miele che al termine della puntata ne ha discusso con Vittorio Menozzi. “Sono in nomination e sono più tranquillo nel dire quello che penso. Ho detto ‘io conosco le percentuali’, ma non le ho dette e non ho detto altro. Sai cosa penso? È un pensiero e si può dire. Se l’hanno deciso me lo merito. Fermo restando questo, è stata un’ottima scusa per mettermi già in nomination e alimentare un po’ di più”. – ha riferito lo stilista che ha fatto un ulteriore. “Se ci dovevano pensare, non c’hanno pensato due volte”.
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‘É stata un’ottima scusa per mettermi in nomination’
Vittorio ha rincuorato Stefano Miele sottolineando che non aveva riferito nulla di male per andare in nomination. “Poi le percentuali di cosa, di che… Se fosse stata una cosa più grave avrebbero preso altre misure”. Miele ha discusso della questione anche con Fiordaliso. “Mi sarei scampato la nomination se non fosse arrivata la decisione dall’alto. Le percentuali non le ho dette poi e questo mi ha fatto pensare. Chiudiamola qui, non posso andare oltre”.
