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Sale a tre il numero dei foreign fighter italiani morti da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Nella tarda serata di domenica 16 ottobre la Farnesina ha confermato il decesso del 28enne Elia Putzolu, di origini sarde ma da tempo trasferitosi a Taganrog, nell’oblast di Rostov, a pochi chilometri della autoproclamata repubblica del Donetsk.
Elia Putzolu si era trasferito da tempo nell’oblast di Rostov e si era unito alla forze filorusse
La tragica notizia è già stata comunicata alla famiglia del giovane che ha chiesto il rimpatrio della salma del giovane che che combatteva per le milizie russe. Elia Putzolu ha perso la vita durante i combattimenti in corso nel Donetsk. Secondo quanto riferito dall’Adnkronos il cittadino italiano sarebbe stato vicino alla community italiana di Fort Rus che avrebbe sposato la politica filorussa nelle sue posizioni più estremistiche.
In precedenza avevano perso la vita il 45enne Edy Ongaro, anche lui impegnato con le milizie filorusse, e Benjamin Giorgio Galli, il 27enne lombardo che combatteva per le forze di Kiev. Il giovane fu colpito nei pressi di Kharkiv.
La famiglia avvertita dalla Farnesina: chiesto il rimpatrio della salma
Nelle scorse ore era, invece, rientrata dall’Ucraina la 23enne Giulia Shiff che ha combattuto nella Legione straniera ucraina. “Se ho mai ucciso qualcuno? Non posso parlarne, ma comunque faccio il soldato. Servire come militare l’Ucraina è un grandissimo onore” – ha riferito la pilota che era stata espulsa dall’Aeronautica italiana. Ivan Luca Vavassori è invece rientrato in Italia nei mesi scorsi dopo essere rimasto ferito in combattimento.
