Uccisa da pitbull ad Acerra: il papà di Giulia positivo all’hashish, il giallo delle tracce organiche

Davanti all'abitazione della piccola Giulia sono stati deposti dei fioriIl papà della piccola Giulia era sotto effetto di sostanze stupefacenti

É risultato positivo all’hashish e negativo a cocaina e oppiacei il padre, Vincenzo Loffredo, della piccola Giulia, la bimba di 9 mesi di Acerra, in provincia di Napoli, che sarebbe stata sbranata dal cane di famiglia, Tyson, mentre era a letto accanto al papà, secondo quanto l’uomo alla Polizia di Stato.

Il papà della bambina sbranata dal pitbull Tyson era sotto effetto di stupefacenti

Gli investigatori della Polizia di Acerra, coordinati dalla Procura di Nola, hanno anche acquisito i video registrati da alcuni sistemi di videosorveglianza della zona in cui si trova l’appartamento dove la bimba abitava con i genitori, al primo piano del popoloso quartiere Ice Snei. Secondo quanto è stato possibile apprendere, l’obiettivo è quello di verificare eventuali spostamenti dell’uomo nei minuti in cui la bimba è morta. In casa, oltre a Tyson, un pitbull sprovvisto di microchip, c’era anche un altro cane

L’indiscrezione sulle tracce organiche e l’esame delle feci

I campioni delle feci dei due cani di proprietà del padre di Giulia – la bimba di nove mesi aggredita ad 
Acerra da uno dei due animali, un pitbull, e morta nella notte tra sabato e domenica – sono in attesa di essere analizzati per verificare la presenza di tracce organiche della piccola.

È quanto spiegano dall’Asl Napoli 2, dove viene mantenuto il riserbo rispetto all’indiscrezione che non sarebbero stati trovate tracce organiche sull’esterno dell’animale. Le analisi sono state disposte dalla Procura di Nola che ha aperto un fascicolo in seguito alla morte della piccola, ed indagato il padre che aveva in custodia la figlia. I due animali si trovano ora in un canile a Frattaminore

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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