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1 Novembre 2021 - 9:40È bastato un ritardo a far scattare l’ennesima furibonda lite. La 36enne Vanda Grignani ha colpito e ucciso con un fendente al petto il compagno, il 45enne Cristian Favara, con il quale viveva in via Avellone, alle spalle della Cattedrale San Lorenzo, nella zona del centro storico di Trapani.
Vanda Grignani ha accoltellato il 45enne Cristian Favara al culmine di un litigio
Il delitto si è consumato nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre dopo che la donna aveva scritto su Facebook due allarmanti post tra le 23:36 e le 23:38. “Scusate vi voglio bene a tutti, mi manca la mia famiglia sono sola, questo essere mi ha portato all’esasperazione stasera farò qualcosa che non avrei mai pensato” – aveva condiviso sul social per poi pubblicare un altro preoccupante post. “Ho chiesto aiuto, questo pezzo di merda mi ha distrutto. Ok va bene sono stanca, ho perso tutti non ho più niente da perdere, perdonatemi”. Alcuni amici hanno commentato provando a tranquillizzarla. Parole che non sono state sufficienti a farla desistere dai suoi propositi.
La vittima era ai domiciliari ma aveva il permesso per lavorare al ristorante della madre: la discussione per essere rientrato in ritardo
L’uomo, ai domiciliari per una vicenda di droga, aveva il permesso per lavorare al ristorante Da Bettina di proprietà della madre fino alle 23 ed i rientro in ritardo aveva fatto scattare il violento diverbio conclusosi nel sangue con la trentaseienne che ha chiamato i carabinieri dopo aver accoltellato il partner. Sul posto gli uomini dell’Arma e gli operatori del soccorso che non hanno potuto far altro che accertare il decesso dell’uomo.
Cristian Favara era stato condannato a 7 anni e 4 mesi per aver ceduto un mix di cocaina ed eroina ad una 24enne, giovane titolare di un B&B, trovata poi morta dal padre per overdose. Vanda Grignani ora è rinchiusa nel carcere Pagliarelli di Palermo ed è stata sottoposta ad un lungo interrogatorio alla presenza del legale difensore, Diego Tranchida.