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Strage Paderno Dugnano, il 17enne: ‘Ci pensavo da qualche giorno, mi sentivo estraneo al mondo’

“Tecnicamente non c’è un movente, dal punto di vista sociologico sono aperte tutte le strade e le indagini. Il ragazzo ha riferito che ci pensava da qualche giorno” a uccidere i suoi genitori e il fratello di 12 anni. Così la procuratrice per i minori Sabrina Ditaranto, in merito al 17enne, reo confesso della strage familiare compiuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre a Paderno Dugnano. “Era lucido” – ha affermato. “Ha capito che non può tornare indietro. Sa che quello che ha fatto è irreversibile”.

La procuratrice per i minori Sabrina Ditaranto: ‘Non c’è un movente, era lucido e sa che non si torna indietro’

Il figlio di Fabio Chiaroni, ucciso con la moglie Daniela Albano e l’altro figlio, il 12enne Lorenzo Chiaroni, ha detto di aver agito così perché “si sentiva estraneo al mondo” ed avvertiva un senso di oppressione. “Il 17enne ha aggredito il fratello mentre dormiva, ma in qualche modo si è svegliato e ha fatto svegliare a sua volta i genitori. Quando sono arrivati prima ha colpito la madre e poi quando la madre si è accasciata, ha colpito il padre, di spalle, mentre prestava soccorso al figlio minore” – ha aggiunto il pm della Procura della Repubblica per i minorenni.

‘Ha aggredito il fratello mentre dormiva, ha colpito il padre alle spalle mentre gli prestava soccorso’

“I militari quando sono arrivati ​​sul posto della strage, a Paderno Dugnano l’hanno trovato seduto su un muretto d’ingresso, calmo. A terra c’era un grosso coltello da cucina e lui era sporco di sangue. I militari lo hanno rassicurato, era sereno e lucido Poi sono entrati in casa e hanno scoperto la strage” – ha riferito il tenente Luigi Ruzza, comandante della stazione carabinieri di Paderno Dugnano.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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