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4 Luglio 2022 - 15:31“Faccio un tuffo veloce in acqua”. Elisabeth Sauer, 68 anni austriaca, è stata aggredita e uccisa da uno squalo nella baia di Sahl Hasheesh, a sud di Hurghada, in Egitto venerdì 1° luglio.
Tragedia a Sahl Hasheesh, la 68enne austriaca ha provato ad allontanare lo squalo con le mani
Due giorni dopo le autorità egiziane hanno recuperato il corpo di un’altra donna, una 40enne rumena, che nuotava a soli 200 metri dal luogo in cui è morta la cittadina austriaca. Anche lei vittima di un attacco di uno squalo mako, lo squalo più veloce del mondo, che cresce fino a 4 metri.
L’orribile morte di Elisabeth Sauer è stata ripresa da alcuni turisti (il video è stato condiviso sui social) che hanno assistito alla tragedia dal molo. Il ministero dell’Ambiente egiziano ha ora disposto la chiusura di diverse spiagge della zona. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine. La balneazione nell’area è stata vietata per tre giorni.
La 68enne aveva detto al marito che faceva un tuffo veloce. “La donna ha prima cercato di tenere a bada lo squalo con le mani” – ha detto un testimone oculare. ” L’animale si è avventato su una gamba e poi sul braccio. La donna era chiaramente sotto shock. Non ha nemmeno urlato, non ha pianto”.
Attaccata e uccisa da uno squalo anche una 40enne rumena
I presenti hanno tentato in qualche modo di allontanare lo squalo per riportare la vittima sulla battigia. Una volta in spiaggia l’austriaca ha ricevuto i primi soccorsi ma è morta in ambulanza per le gravi ferite riportate mentre si recava in ospedale.
Elisabeth Sauer era stata consigliere a Kramsach, in Austria, tra il 1998 e il 2004. Non è stato ancora comunicato il nome della seconda donna vittima dello squalo, una donna rumena.