Si tuffa nel Lambro e non riemerge: morto il 19enne Elias Sandani, choc a Canzo

Fatale il tuffo nel Lambro per Elias SandaniFatale il tuffo nel Lambro per Elias Sandani

Non ce l’ha fatta il ragazzo di 19 anni recuperato dai vigili del fuoco nelle acque del fiume Lambro a Ponte Lambro (Como). Nonostante il tentativo di rianimazione effettuato sul posto Elias Sandani, residente a Canzo, è morto all’arrivo in elicottero all’ospedale di Como.

Il 19enne è stato recuperato dai vigili del fuoco e trasportato in elicottero all’ospedale di Como dove è deceduto

Il ragazzo è rimasto per oltre un’ora e mezza nelle acque del fiume, che in quel punto corre tra le rocce, creando delle pozze in cui si può fare il bagno ma dove il pericolo è sempre costante. Il diciannovenne è finito in acqua, non si è capito ancora esattamente come, e non è riuscito a riemergere. Gli stessi vigili del fuoco con i sommozzatori hanno fatto fatica a recuperare il corpo del ragazzo. La Procura di Como ha comunque disposto l’autopsia.

L’allarme è scattato alle 15:30: Elias Sandani era in compagnia di amici quando è finito in acqua, non si sa ancora se accidentalmente o, molto probabilmente, dopo un tuffo. Il giovane, residente in zona, non è più riemerso. Gli amici hanno subito lanciato l’allarme.

L’allarme lanciato dagli amici, Elias Sandani è rimasto un’ora e mezza nelle acque del fiume

Sono intervenuti i vigili del fuoco del soccorso acquatico e un elicottero del reparto volo Lombardia con a bordo i sommozzatori: il giovane è stato individuato in un punto critico del fiume Lambro, dove si creava un pericoloso “rullo”. Le operazioni di soccorso sono state particolarmente complesse a causa delle condizioni del fiume: alla fine i vigili del fuoco sono riusciti a recuperare il ragazzo per affidarlo al personale sanitario.

Il ragazzo è stato quindi trasportato in elicottero all’ospedale di Como, in codice rosso. Elias Sandani avrebbe festeggiato i 20 anni ad ottobre. Il calcio era la sua passione e militava nella squadra della Giovanile Canzese.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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