San Michele Salentino, ritrovata carbonizzata in casa: figlio fermato per omicidio, il precedente

É stato sottoposto a fermo Alberto Villani, 47 anni di San Michele Salentino, in provincia di Brindisi, con l’accusa di omicidio volontario. L’uomo la scorsa notte aveva chiamato i carabinieri dopo aver trovato il corpo della madre, Cosima D’Amato, 71 anni, carbonizzato in cucina in seguito all’incendio della sua abitazione alla periferia del paese. 

Omicidio San Michele Salentino, Cosima D’Amato ritrovata carbonizzata in cucina: fermato il 47enne Alberto Villani

Gli investigatori coordinati dal pubblico ministero della Procura di Brindisi, hanno poi scoperto che il 47enne in passato era stato arrestato in regime di domiciliari per maltrattamenti nei confronti della madre. L’accusa era stata poi riqualificata in stalking poiché madre e figlio non vivevano assieme e la misura cautelare era stata sostituita dallo scorso mese di febbraio con il divieto di accesso alla madre. 

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Nei suoi confronti è stato disposto il trasferimento nel carcere del capoluogo di provincia pugliese.  Al momento l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo è stato assistito dall’avvocato Bartolo Gagliani. La villetta in Contrada Angeluzzi è stata sequestrata. 

In passato l’uomo era finito ai domiciliari per maltrattamenti nei confronti della madre

“La notizia della morte di una nostra concittadina ha sconvolto l’intera comunità di San Michele Salentino. A nome dell’amministrazione comunale esprimo un sincero e profondo cordoglio a tutta la sua famiglia che sta vivendo un momento drammatico.

La signora in più occasioni aveva fatto ricorso agli uffici comunali trovando sempre un momento di ascolto” -ha riferito il sindaco di San Michele Salentino, Giovanni Allegrini, dopo il ritrovamento del corpo carbonizzato della 71enne Cosima D’Amato nella sua abitazione.