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San Felice a Cancello, Giuseppe Guadagnino e la madre travolti da una colata di fango: ‘Rischio di restare solo’

É affacciato da un muretto, Alessandro, guarda i vigili del fuoco al lavoro in un canalone e piange: conosce Giuseppe Guadagnino, 42 anni, da martedì 27 agosto disperso con la madre 74enne, Agnese Minieri, a San Felice a Cancello, dopo essere travolti da un fiume di fango innescato dalle piogge torrenziali che si sono abbattute nella zona. Giuseppe lavorava per lui come asfaltista.

Giuseppe Guadagnino e Agnese Minieri erano a pochi metri da casa quando sono stati travolti dal fiume di fango

“Stamattina lo aspettavo perché dovevamo fare un lavoro, – dice affranto – avevamo appuntamento alle 6:30. Un ragazzo serio, molto attaccato alla madre; anche ieri se l’era portata nel terreno a raccogliere le nocciole. Erano arrivati ​​a cento metri dalla casa in cui abitano quando sono stati travolti” – ha raccontato il datore di lavoro di Giuseppe Guadagnino.

Il fratello del 42enne, Raffaele Guadagnino, è riuscito ad evitare la colata di fango per una questione di secondi. “Quando ha iniziato a piovere è stato tremendo, venivano giù enormi chicchi di grandine, e tantissima pioggia. Io sono salito sul mio Apecar, e sono sceso, mio fratello e mia madre sono partiti con il loro mezzo dopo di me, ma non ce l’hanno fatta. Rischio di restare solo. Li ho cercati tutta la notte, anche con i droni dei Vigili del Fuoco, ma purtroppo non li abbiamo trovati” – ha spiegato il figlio di Agnese Minieri. Il terzo figlio della donna era deceduto alcuni anni fa, folgorato da una scarica elettrica mentre faceva il muratore.

Il fratello: ‘É partito dopo di me e non ce l’ha fatta’, il datore di lavoro: ‘Giuseppe è molto attaccato alla madre’

Intanto, nel canale sottostante, che si trova nella frazione Talanico del comune casertano di San Felice a Cancello, proseguono le ricerche dei due dispersi : lì il fiume di fango e detriti si è parzialmente fermato a causa delle presenza di un ponte. É proprio in prossimità di quel punto che è stata ritrovata l’Apecar – completamente distrutta – a bordo della quale madre e figlio viaggiavano. Il motore del mezzo è stato ritrovato più a monte ma dei due stretti congiunti nessuna traccia. Nel canalone, oltre a tanto fango, sono confluiti parecchi massi anche grossi, che stanno complicando non poco le operazioni.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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