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Ragno violino, come riconoscerlo e cosa fare in caso morso: i consigli dell’infettivologo

Un 23enne è morto in Salento per la morte di un ragno violino

Il morso del ragno violino è un evento abbastanza frequente, parliamo di diverse decine di casi all’anno, invece è raro e straordinario il decesso come conseguenza” – ha riferito ad Adnkronos Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali e professore ordinario all’università Tor Vergata di Roma, commenta la notizia del 23enne Giuseppe Russo morto dopo essere stato morso il 13 luglio scorso da un ragno violino in Salento. Stava lavorando in campagna, per il ragazzo un mese di agonia e la gamba è andata in necrosi.

‘Il morso del ragno violino provocano un’infiammazione della pelle e del tessuto sottocutaneo’

Il morso del ragno violino “provoca una infiammazione della pelle e del tessuto sottocutaneo dando dei quadri di cellulite. Quindi occorre fare molta attenzione a dove mettiamo mani e piedi, anche di notte, in particolare nelle aree verdi e all’aria aperta sempre meglio indossare abiti lunghi e guanti se vogliamo toccare sassi o altro ed evitare di essere morsi anche dalle vipere” – spiega – spiega Andreoni.

Se morsi da questo aracnide “quando si confronta l’alone rosso che si espande fino a 5-7 centimetri – sottolinea l’infettivologo – provocando dolore e una cute fortemente arrossata, è bene contattare il proprio medico per avere consigli sul da farsi e ottenere un preciso quadro, soprattutto se tra i sintomi c’è la febbre”. Si può “andare anche al Pronto soccorso ma per non intasare gli ospedali basta consultare il medico di famiglia”.

‘Allertare il medico se si espande fino a 5-7 centimetri, la cute è arrossata e compare la febbre’

“Non esiste solo il morso del ragno violino, le insidie ​​arrivano anche da vespe, api, cimici, zecche, zanzare, pappataci e mosca tse tse” – aggiunge il direttore scientifico della Simit e professore ordinario all’università Tor Vergata di Roma. “Va detto che per ogni puntura c’è un rimedio diverso e che la cura antibiotica è indicata solo in caso di infezione batterica. La zecca, ad esempio, può trasmettere virus e batteri. In caso di infezione batterica rickettsiosi”, febbre esantematica causata da rickettsie, batteri trasmessi da zecche dure, “occorre intervenire con una terapia antibiotica. Ovviamente, tra i presidi che possiamo mettere in atto contro insetti vari, ci sono sicuramente i repellenti cutanei, un buon sistema deterrente così come l’utilizzo di zanzariere, insetticidi ambientali e zampironi”.

Morsi e punture, le altre insidie

Inoltre, “è bene cercare di essere il più coperti possibili negli orari in cui le zanzare colpiscono di più, ovvero all’alba e al tramonto, e per evitare le zecche quando camminiamo nei prati”. E ancora: “usare guanti quando vogliamo toccare sassi in anfratti che non conosciamo perché oltre al morso del 
ragno violino c’è il rischio di venire a contatto con una vipera”. Per tutti i tipi di punture di insetti, in particolare zanzare, concludono “acqua fredda e ghiaccio alleviano il fastidio”.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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