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16 Ottobre 2022 - 0:15Lola Daviet è stata sgozzata e uccisa a 12 anni mentre rientrava a casa dopo aver finito le lezioni al college. Il corpo è stato trovato venerdì 14 ottobre in un baule di plastica vicino a casa sua nel 19° arrondissement di Parigi.
Nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 ottobre gli inquirenti hanno arrestato tre persone non lontano dal luogo dove è stato rinvenuto il corpo della ragazzina. Successivamente anche una donna è stata tratta in arresto a Bois-Colombes (Hauts-de-Seine). Tutti sono stati posti in custodia di polizia.
Il corpo privo di vita della ragazzina è stato trovato da un senzatetto: arrestate 4 persone
Il corpo privo di vita della dodicenne è stato segnalato da un senzatetto intorno alle 23. Si trovava in un baule nel cortile interno di un edificio a est di Parigi. Accanto c’erano due valige. Dall’autopsia è emerso che l’adolescente è deceduta per asfissia ma sul corpo sono stati ritrovati numerosi segni di violenza con la testa quasi staccata (forse dopo essere stata strangolata). L’allarme era stato lanciato dal padre, preoccupato di non vederla tornare da scuola. L’uomo aveva avvertito la moglie che si era recata in questura per denunciarne la scomparsa.
Nel frattempo il papà di Lola, che lavora come custode nell’edificio, è andato a visionare le immagini del circuito di videosorveglianza ed ha notato che la figlia stava rientrando a casa ma con lei c’era una ragazza sui 20 anni. La donna è stata poi vista in un secondo momento allontanarsi con un baule.
L’allarme lanciato dal padre: le immagini del circuito di videosorveglianza la ritraggono con una ventenne
Secondo una ricostruzione avrebbe poi chiesto aiuto ad una persona per trasportarla offrendogli del danaro. Quando è stata rinvenuta Lola era legata mani e piedi ed il viso coperto di nastro adesivo. Uno degli arrestati soffre di disturbi psichici mentre la ventenne avrebbe parlato di traffico di organi.