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Quando torna l’ora solare: l’anacronismo del cambio orario e i pareri discordanti

ora solare

Nel week end torna l'ora solare

I pediatri italiani vogliono abolire il ripristino dell’ora solare mentre nel Regno Unito sostengono la tesi opposta. Decenni di interrogativi ma nella sostanza nella notte tra tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando scoccheranno le 3:00, le lancette si sposteranno indietro di un’ora per tornare all’ora solare che resterà in vigore fino alla notte tra il 29 e il 30 marzo 2025 quando si tornerà all’ora legale.

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna l’ora solare

Un passaggio forse anacronistico con l’abolizione che da anni è oggetto di dibattito. Il Parlamento europeo aveva appoggiato la proposta della Commissione di abolire il cambio, chiedendo di spostare la data di entrata in vigore del nuovo regime dal 2019 al 2021 ma finora non se ne è fatto nulla. Secondo le direttive spetterebbe ai singoli stati adottare una posizione comune per avviare i negoziati con l’Europarlamento ma al momento non è stata trovata la quadra e chissà se si troverà una soluzione in tal senso per porre fine alla distinzione, come veniva chiamato una volta, tra orario invernale ed orario estivo.

In molti manterrebbero l’ora legale per poter beneficiare di un’ora di luce in più ma c’è anche chi fa notare che molte attività inizierebbero a lavorare al buio ed anche gli studenti si ritroverebbero in strada ancora al buio per andare a scuola. Benefici per la salute ma anche questioni di risparmio energetico. Di certo in una società che si muove tra algoritmi e intelligenza artificiale sembra kafkiano non essere riusciti a trovare una soluzione per abolire il cambio orario.

La proposta della Commissione europea è ferma da anni

“É dal secolo scorso che ogni ultima domenica di ottobre si ripete” il rituale del “ritorno all’ora solare. Un giorno di assoluta negatività, un vero ‘ko’ per i bambini, perché gli si toglie un’ora di luce per dar loro un’ora di buio. Per questo ogni anno ricordo che sarebbe opportuno mantenere l’ora legale tutto l’anno. Dopo la pandemia di Covid, tra l’altro, la negatività si è accresciuta”. L’effetto che si rischia? E’ quello “di un’ora di ‘lockdown’ al giorno”, qualcosa che smuove nella mente di “piccoli e adolescenti quel grande problema” di cui ancora oggi portano i segni.

Torna a chiedere un addio permanente all’ora solare il pediatra Italo Farnetani. Uno switch che a suo avviso diventa ancora più pesante per i ragazzi dopo l’esperienza del lockdown che li ha privati per mesi di scuola dal vivo, sport, vita all’aria aperta, contatti umani. Il lockdown ha determinato alcuni aspetti che dobbiamo tener presente adesso e l’obiettivo deve essere fare prevenzione col ritorno dell’ora solare. L’isolamento ha determinato un incremento della solitudine, la perdita di relazioni sociali, il conseguente abuso di smartphone, Pc, chat e comunicazioni virtuali, e una tendenza alla vita sedentaria, con perdita delle performance fisiche e incremento di sovrappeso e obesità” – ha spiegato l’esperto all’Adnkronos Salute.

I pediatri contro il ripristino dell’ora solare: ‘Un vero ko per i bambini’

Di parere diverso un gruppo di esperti della Società del Sonno Britannica (British Sleep Society) che ha chiesto al governo di abolire il cambio dell’ora imposto due volte l’anno, a causa degli effetti negativi che produce sulla qualità del sonno e sulla salute in generale: un dibattito emerso da tempo anche in altri paesi, Italia compresa. Gli autori dell’articolo pubblicato sul Journal of Sleep Research invitano a mantenere esclusivamente l’ora solare, cioè quella che entrerà in vigore il prossimo fine settimana e che sarà in vigore per tutto l’inverno. Secondo i ricercatori, infatti, è essenziale la presenza della luce solare al mattino più che nelle ore pomeridiane, e l’ora legale che caratterizza la stagione estiva costringe spesso a svegliarsi quando è ancora buio.

“Le discussioni sull’abolizione del cambio dell’ora sono attive da tempo, ma è allarmante il fatto che alcuni vogliano l’ora legale per tutto l’anno” – commenta Megan Crawford dell’Università di Strathclyde, tra i firmatari dell’articolo. “Questa è un’idea sbagliata dal punto di vista del sonno e del ritmo circadiano: la mattina è il momento in cui i nostri orologi biologici hanno il maggior bisogno di luce per rimanere sincronizzati. Alle nostre latitudini non c’è molta luce diurna durante i mesi invernali: bisogna scegliere tra luce naturale al mattino o al pomeriggio, e le evidenze scientifiche sono a favore della luce al mattino”.

La British Sleep Society chiede di abolire l’ora legale

Il discorso, però, non si può applicare anche ad altri paesi, poiché i ricercatori hanno tenuto conto esclusivamente della posizione geografica e dell’orientamento del Regno Unito: in questo caso, infatti, l’ora legale permanente svantaggerebbe eccessivamente tutti coloro che vivono a Ovest e a Nord di Londra. La Società del Sonno Britannica, inoltre, sottolinea che l’eventuale decisione dovrebbe essere presa di comune accordo con l’Irlanda, in modo da evitare un confine orario che dividerebbe l’isola”.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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