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Omicidio Sharon Verzeni, il papà: ‘Usciva tardi per il caldo, doveva perdere peso’

Era un’abitudine passeggiare la sera tardi per Sharon Verzeni , la trentatreenne uccisa a coltellate a Terno d’Isola nella notte fra il 29 e 30 luglio.

Sharon Verzeni, il papà: ‘In genere era accompagnata dal compagno ma non si è accorto che era uscita’

Il padre Bruno, rientrato immediatamente con la moglie dalle ferie appena saputo dell’aggressione, lo ha spiegato intervistato dal Corriere della Sera online. Un’abitudine che serviva anche a perder peso, come le aveva chiesto la dietologa. “Usciva tardi per il caldo, quasi sempre con il compagno, e facevano il solito giro, quattro passi per prendere un po’ di fresco. Lei lo faceva anche per cercare di dimagrire, perché la dietologa le aveva detto di diminuire di peso” – ha raccontato.

Questa volta però il compagno Sergio Ruocco, che  Verzeni ha definito “un ragazzo splendido”, non la ha accompagnata, anzi non si è nemmeno accorto che fosse uscita. “Avevano cenato insieme, ma poi lui era stanco ed è andato a dormire. Non si è reso conto che Sharon fosse uscita. Deve avere portato fuori la spazzatura e poi deve essere incamminata per fare una passeggiata, non so poi cosa è accaduta. Lo hanno svegliato i carabinieri e per quanto ci riguarda è un ragazzo splendido” – ha ipotizzato il papà.

Sharon, ha aggiunto, non aveva preoccupazioni, si trovava bene al lavoro in una pasticceria di Brembate, non c’era qualcuno che ce l’avesse con lei. “Assolutamente no, al lavoro si trovava bene, era contenta. Adesso a metà agosto doveva partire per le vacanze con il compagno” ha sottolineato: “era una ragazza tranquilla, non coltivava nulla se non il lavoro, la casa e il suo compagno” .

‘Il partner è un ragazzo splendido, dovevano partire per le vacanze a metà agosto’

L’attenzione dei carabinieri è focalizzata sull’acquisizione del maggior numero possibile di informazioni che riguardino la vittima. Si comincia da amici, familiari e colleghi di lavoro, chiunque possa aiutare a ricostruire il vissuto della donna, “nell’ambito del quale – spiegano gli investigatori – potrebbe esserci spunti interessanti”.

Altri potrebbero essere custoditi nell’abitazione, poco distante dal luogo dell’omicidio, in cui la vittima viveva insieme al fidanzato. La casa è sotto sequestro, per preservare tutto così come si trovava al momento della morte di Verzeni.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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