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Omicidio Fabio Ravasio: il piano criminale, le morti misteriose e le magie della ‘vedova nera’

É stato interrogato Fabio Oliva, il meccanico fermato su ordine del pubblico ministero di Busto Arsizio Ciro Caramore perché coinvolto nell’omicidio di Fabio Ravasio , 52 anni, investito e ucciso mentre era in bicicletta a Parabiago (Milano) lo scorso 9 agosto.

Fabio Ravasio, interrogato il meccanico accusato di aver partecipato al piano criminale di Adilma Pereira Carneiro

É solo l’ultimo degli uomini accusati di aver partecipato al piano criminale organizzato, stando agli inquirenti, da Adilma Pereira Carneiro, la compagna brasiliana di Ravasio che aveva raccolto intorno a sé diversi complici per ucciderlo e impossessarsi dei beni che possedeva. Oliva avrebbe rimesso in moto la Opel Corsa intestata a Pereira Carneiro consigliando la donna, della quale parrebbe essere stato l’ennesimo amante, di usare quella vecchia auto per uccidere Ravasio con una lettera della targa modificata che non ha però ingannato gli inquirenti.

Hanno acquisito i video delle telecamere nel raggio di 10 chilometri dal luogo dell’incidente trovando la Opel e identificandola. Sentito, di nuovo, anche un altro presunto complice, Mirko Piazza, che da subito ha dichiarato agli inquirenti che alla guida della Opel c’era Igor, il figlio di Adilma, con accanto Marcello Trifone, sposato dalla donna nel 2015 e poi lasciato nel 2018, senza mai divorziare, dopo che problemi finanziari gli fecero perdere il suo patrimonio, con l’eccezione di una casa a Mentone che la moglie si fece intestare.

Una scia di morti e soldi

C’è una scia di soldi e morti dietro Adilma: un primo marito assassinato in circostanze misteriose in Brasile, un secondo marito morto d’infarto a 48 anni che le ha lasciato una casa in Puglia. Quest’ultimo, Michele Della Malva, condannato a 29 anni per due omicidi, è morto misteriosamente a casa della vedova nera durante un permesso premio fuori dal carcere. E poi c’è Trifone che, a quanto pare, viveva da recluso con lei che gli portava il cibo a casa per non fare insospettire Ravasio , il compagno ucciso, e i familiari dell’uomo. Ci sono poi i figli, uno dei tre gemelli avuti da Della Malva è tra i suoi complici, mentre i due avuti da Trifone, poi sono stati riconosciuti improvvisamente da Ravasio.

La magia e il potere seduttivo

E non manca anche la magia: la donna per gli inquirenti aveva un potere seduttivo che derivava anche dai riti magici della sua religione candomblé, culto afrobrasiliano che prevede anche sacrifici con parti animali. La donna, pare, essere stata molto vicina a un ‘pai de santo’, una sorta di santone al quale gli adepti devono offrire beni materiali ottenendo il permesso di accumularne a loro volta.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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