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24 Aprile 2021 - 10:50Un omicidio che presenta ancora alcuni lati oscuri con gli inquirenti che hanno lavorato tutto la notte per ricostruire quanto accaduto ieri sera, 23 aprile, in un appartamento di Avellino in Corso Vittorio Emanuele. Aldo Gioia, 53 anni geometra e dipendente della Fca di Pratola Serra, è stato raggiunto da alcune coltellate mentre era in casa con la moglie e le due figlie.
La vittima raggiunta da una serie di fendenti in Corso Vittorio Emanuele
Fatale un fendente al torace con la vittima che è stato trasportato in ospedale ancora in vita dagli operatori del 118 ma che è spirato poco dopo l’arrivo per le gravi ferite riportate. Sotto choc i congiunti con la squadra mobile della Polizia di Avellino che è impegnata in queste ore a definire lo scenario in cui è maturato il delitto.
Nella notte, come riportato da Irpinia Tv, è emersa una tragica verità: a sferrare i colpi che hanno provocato la morte di Aldo Gioia la figlia 18enne e il fidanzato che sono stati arrestati. Alla base del tragico gesto le frequenti discussioni per una relazione che sarebbe stata osteggiata dal padre. Quest’ultimo sarebbe stato accoltellato mentre dormiva sul divano.
La ricostruzione dell’omicidio
Secondo una prima ricostruzione la ragazza, Elena Gioia, avrebbe detto alla madre che andava a gettare i rifiuti ma in realtà ha aperto la porta al fidanzato, il 23ennne Giovanni Limata, che si è avventato sull’uomo senza dargli scampo. Il giovane è poi rientrato nella sua abitazione di Cervinara mentre la figlia della vittima ha dato l’allarme simulando una rapina. Una tragedia che ha lasciato sgomenta e senza parole il capoluogo irpino.
Nella notte fermati la figlia 18enne e il fidanzato: avrebbero ucciso Aldo Gioia perché ostacolava la loro relazione
Nella notte, oltre ai familiari, sono stati ascoltati anche i vicini di casa per comprendere se avessero udito o visto qualcosa utile a ricostruire la dinamica dell’omicidio. Inoltre sono al vaglio degli investigatori le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona che potrebbero aver immortalato tra le 22:45 e le 23:00 l’assassino di Aldo Gioia. Una tragedia che ricorda il dramma di Novi Ligure con Erika De Nardo che uccise, con la complicità di Mauro Favaro detto Omar, madre e fratello.