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3 Dicembre 2020 - 20:57Il Governo non intende fare sconti come emerge dalla bozza del Dpcm Natale varata nella notte al termine di un infuocato consiglio dei ministri. Ora l’ultima parola spetta alle Regioni che sperano di strappare qualche deroga in extremis. Difficile visto l’aria che tira e i timori che un allentamento delle misure possa determinare gravi conseguenze in caso di terza ondata della pandemia di Covid 19. In sintesi non si vogliono ripetere gli errori commessi in estate.
Natale e Capodanno blindati
Natale e Capodanno blindati. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. Il 25, 26 dicembre e il 1° gennaio sarà vietato «ogni spostamento tra comuni», salvo comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.
Sarà consentito il rientro «alla propria residenza, domicilio o abitazione. Resta lo spinoso caso dei ricongiungimenti con il Governo che vorrebbe mantenere la linea più rigorosa probabilmente con la sola eccezione per gli anziani che vivono da soli. In serata Conte, nel corso della conferenza stampa, ha chiarito che ci si potrà spostare nel luogo si risiede con una certa frequenza garantendo così i ricongiungimenti.
Cenone e pranzo. Sarà ribadita la raccomandazione a non ospitare persone non conviventi. Il governo potrebbe porre un tetto agli inviti: non più di dieci persone. Gli scienziati suggeriscono di rispettare il distanziamento e l’obbligo di mascherina quando non si sta a tavola, in ogni caso di proteggere gli anziani e le persone con fragilità.
Ristoranti. Il 26 e il 31 dicembre i ristoranti saranno aperti per il pranzo.
Cenone, il tetto degli inviti
San Silvestro. La sera di Capodanno gli alberghi saranno aperti ma dovranno tenere chiusi i ristoranti interni: sarà consentita soltanto la consumazione in camera (dalle 18:00). Il divieto è stato inserito nel nuovo provvedimento sulle festività per impedire che le persone possano prenotare la stanza e poi organizzare feste e cenoni all’interno degli hotel, come del resto è già accaduto in numerose città e paesi (nelle ultime ore ha fatto discutere la festa di compleanno dell’influencer Elisa De Panicis).
Ristoranti chiusi in albergo a San Silvestro
Negozi. Le attività commerciali potranno restare aperte fino alle 21:00 per evitare assembramenti. Saranno riaperti anche i centri commerciali e i grandi magazzini con limitazioni nel fine settimana e nei giorni festivi quando sarà consentita l’apertura solo ad attività di generi alimentari, elettrodomestici, parafarmacia e tabacchi.
Negozi aperti fino alle 21:00, riaprono i centri commerciali
Viaggi. Chi rientra dall’estero prima del 20 dicembre dovrà sottoporsi a tampone obbligatorio se torna dagli Stati per cui è già previsto l’obbligo di test. Chi invece torna in Italia dopo il 20 dicembre dovrà stare in quarantena per dieci giorni, qualsiasi sia lo Stato di provenienza.
Impianti sciistici. Il Dpcm che entra in vigore il 4 dicembre conferma il divieto di aprire gli impianti da sci e introduce il divieto di aprire le piste. Una misura decisa per evitare «le vacanze sulla neve».