Neonata rapita a Cosenza, Rosa Vespa: ‘Non le ho fatto del male’, scarcerato il marito, la finta lettera

Rosa Vespa e Acqua MosesRosa Vespa e Acqua Moses

É durato 4 ore l’interrogatorio di garanzia di Moses Omogo ChidiebereRosa Vespa, i coniugi fermati per il rapimento di Sofia, la neonata sequestrata nella clinica “Sacro cuore”, dov’era stata partorita, e ritrovata dalla polizia il giorno dopo.

Rosa Vespa e il marito interrogati per 4 ore, l’uomo scarcerato dal Gip

I coniugi hanno risposto alle domande poste loro dal Gip e dal sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico, senza avvalersi della facoltà di non rispondere. Per l’uomo, nigeriano e non senegalese, è stata disposta la scarcerazione mentre per la moglie è stata confermata la misura cautelare in carcere.

Non ha saputo spiegare le ragioni del suo gesto Rosa Vespa, la 51enne accusata del rapimento di una neonata portata via martedì scorso dalla clinica “Sacro Cuore” di Cosenza. La donna ha risposto al gip in sede di udienza di convalida, escludendo qualunque responsabilità del marito nel rapimento della neonata. La donna, assistita dall’avvocato Teresa Gallucci, ha raccontato di aver finto una gravidanza per 9 mesi ingannando anche il marito.

Da qui l’acquisto di indumenti per il bimbo, dei decori, le foto e i post. Su quanto da lei commesso non ha saputo darsi una risposta logica. Vespa ha detto di non aver pianificato alcun rapimento. La donna ha escluso un coinvolgimento di terze persone ed ha precisato che non ha mai voluto farle del male.

La finta gravidanza e la falsa lettera di dimissioni: ‘Mio marito non sapeva nulla’

L’avvocato Teresa Garritano a LaPresse aveva chiesto l’applicazione di una misura meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere, per la quale il gip si è riservato di decidere, e l’autorizzazione a sottoporre la 51enne a una visita in carcere da parte di un medico specializzato in psichiatria, richiesta alla quale il pm non si è opposto. “Rosa Vespa – ha aggiunto l’avvocato Garritano – aveva un pancione credibile che la faceva sembrare incinta. Ha mostrato al marito anche una lettera di dimissioni dalla clinica”. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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