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1 Marzo 2020 - 21:30Una rapina finita male ed il pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli devastato e costretto alla chiusura temporanea. Un quindicenne, Ugo Russo, è morto dopo aver tentato di rapinare un carabiniere fuori servizio la notte (intorno all’1:30) tra il 29 febbraio e il 1 marzo.
Il giovane ha puntato la pistola finta alla tempia del militare mentre tentava di rubare un Rolex
L’episodio si è verificato nella zona di Santa Lucia, in via Generale Orsini, con il giovane che si è avvicinato al militare, in auto con la fidanzata, con il volto coperto dallo scaldacollo e dal casco. Il giovane era arrivato a bordo di uno scooter con il complice 17ennne ed ha puntato una pistola finta alla tempia del carabiniere cercando di sottrargli il Rolex.
Quest’ultimo ha reagito facendo esplodere quattro colpi della pistola d’ordinanza. Il sedicenne è arrivato in fin di vita all’ospedale dove sono giunti in pochissimo tempo i familiari che alla notizia del decesso hanno devastato il pronto soccorso.
Il padre del 15enne a Fanpage: ‘Stava scappando, poteva colpirlo alla gamba, l’ha voluto uccidere’
“Non so come si deve andare avanti. So soltanto che mio figlio non c’è più. Mi hanno detto hanno ucciso ad Ugo. Io con mio figlio non ci stavo e non so cosa ha fatto. Gli ha sparato un colpo al petto e mio figlio si è alzato e se ne stava scappando” – ha dichiarato a Fanpage il padre del giovane. “Tu lo vuoi arrestare sparalo ad una coscia, non in testa. Se fosse stato morte mia vita mia l’avrei anche compreso ma lui stava scappando ed avrebbe potuto colpirlo ad una gamba. L’ha voluto uccidere mio figlio, così non sei un carabiniere ma un criminale”.
Pronto soccorso devastato dai familiari: ‘Hanno distrutto tutto con gli estintori alla presenza di 8 pazienti’
Le immagini del pronto soccorso devastato hanno fatto il giro del web. «Con gli estintori hanno distrutto vetri, tutte le apparecchiature, scrivanie, beni elettro-biomedicali. Tutto questo alla presenza anche di otto pazienti. Veramente una situazione impossibile.
Ho visto le immagini che mi hanno molto turbato: hanno rubato una barella dell’ambulanza e non riusciamo a trovarla, hanno distrutto la macchina del sangue togliendo la batteria dell’auto» – ha raccontato Ciro Verdoliva, direttore dell’Asl Napoli 1.
Quando muore un ragazzo è sempre un dramma, ma nessuno può attaccare un Carabiniere che, aggredito, ha reagito per difendere la sua vita e la sua fidanzata. pic.twitter.com/DEqETrWmD6
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 1, 2020
Il complice si è costituito, spari contro il comando provinciale dei carabinieri di Napoli
I pazienti sono stati trasferiti in altra struttura. Il diciassettenne che era con il quindicenne si è costituito. Da rilevare che quattro colpi di pistola sono stati sparati ad altezza d’uomo la notte scorsa contro la sede del Comando provinciale dei carabinieri di Napoli.