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Moussa Sangare denunciato da madre e sorella, i vicini: ‘Liti fino a notte fonda, diede fuoco alla casa’

 
Moussa Sangare vivendo da solo a Suisio dopo aver ricevuto una denuncia per maltrattamenti da sua madre e sua sorella. É quanto emerso nel corso delle indagini che hanno portato al fermo del presunto omicidio di Sharon Verzeni.

Moussa Sangare viveva da solo a Suiso in una casa occupata dopo la denuncia di madre e sorella

Il 31enne era un abituale frequentatore della piazza di Terno d’Isola, ma la sera che ha ucciso la donna, dopo essere uscito da casa con 4 coltelli, non c’era passato. I due stranieri che erano andati ai carabinieri per fare altre segnalazioni, hanno poi dato indicazioni sul fermato una volta che sono state loro mostrate le immagini. Per identificare Sangare non sono bastate le immagini dalla telecamera mentre era in bicicletta in via Castagnate, dove è accaduto l’omicidio, ma della sua identità si ha avuto conferma da altre telecamere. Il 31enne viveva in una casa occupata.

Non aveva buoni rapporti con la madre, li sentiva litigare tanto, anche alle tre e alle quattro di notte“. A dirlo è un vicino di casa di Moussa Sangare.  “Da quando era tornato dagli Stati Uniti, era diventato diverso, da casa sua si sentivano spesso litigi”, racconta un vicino di casa.

‘Da quando è tornato dagli Stati Uniti era diverso’

“Quattro o cinque mesi fa aveva dato fuoco alla casa – racconta un altro vicino – Si faceva qua, si faceva in piazza. Avevo l’intuizione che prima o poi sarebbe successo qualcosa”. Un’altra vicina di casa ha ricordato invece che “qualche mese fa erano intervenuti i carabinieri” perché “aveva menato la sorella”. L’omicidio di Sharon “è stato uno shock. Io ho una bambina piccola – ha detto -, abbiamo paura”. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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