Sharon Verzeni, Moussa Sangare canta ‘Scusa, forse è troppo tardi’: la levata di scudi sul web (VIDEO)
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30 Agosto 2024 - 19:46
Moussa Sangare vivendo da solo a Suisio dopo aver ricevuto una denuncia per maltrattamenti da sua madre e sua sorella. É quanto emerso nel corso delle indagini che hanno portato al fermo del presunto omicidio di Sharon Verzeni.
Moussa Sangare viveva da solo a Suiso in una casa occupata dopo la denuncia di madre e sorella
Il 31enne era un abituale frequentatore della piazza di Terno d’Isola, ma la sera che ha ucciso la donna, dopo essere uscito da casa con 4 coltelli, non c’era passato. I due stranieri che erano andati ai carabinieri per fare altre segnalazioni, hanno poi dato indicazioni sul fermato una volta che sono state loro mostrate le immagini. Per identificare Sangare non sono bastate le immagini dalla telecamera mentre era in bicicletta in via Castagnate, dove è accaduto l’omicidio, ma della sua identità si ha avuto conferma da altre telecamere. Il 31enne viveva in una casa occupata.
“Non aveva buoni rapporti con la madre, li sentiva litigare tanto, anche alle tre e alle quattro di notte“. A dirlo è un vicino di casa di Moussa Sangare. “Da quando era tornato dagli Stati Uniti, era diventato diverso, da casa sua si sentivano spesso litigi”, racconta un vicino di casa.
‘Da quando è tornato dagli Stati Uniti era diverso’
“Quattro o cinque mesi fa aveva dato fuoco alla casa – racconta un altro vicino – Si faceva qua, si faceva in piazza. Avevo l’intuizione che prima o poi sarebbe successo qualcosa”. Un’altra vicina di casa ha ricordato invece che “qualche mese fa erano intervenuti i carabinieri” perché “aveva menato la sorella”. L’omicidio di Sharon “è stato uno shock. Io ho una bambina piccola – ha detto -, abbiamo paura”.