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3 Luglio 2024 - 21:20Sarebbe stato sotto effetto di allucinogeni Alex Marangon, il barista di 25 anni ritrovato martedì 2 luglio su un isolotto nel Piave. Nelle ultime ore sarebbero emersi nuovi elementi con gli inquirenti che stanno seguendo una pista più di altre nella ricostruzione delle ultime ore del giovane originario di Marcon, in provincia di Venezia.
Spunta la pista degli allucinogeni, Alex Marangon potrebbe aver avuto una crisi dopo aver assunto l’ayahuasca
Alcuni presenti avrebbero riferito che l’incontro di musica e medicina organizzato nell’abbazia di Santa Bona puntava ad approfondire le tradizioni sciamaniche e di assumere l’ayahuasca. Alex Marangon l’avrebbe assunta una prima volta il venerdì durante un rito sciamanico e poi anche il giorno dopo con effetti indesiderati. In piena crisi si sarebbe allontanato avrebbe assunto la sostanza. L’ayahuasca è uno psichedelico a base di diverse piante amazzoniche in grado di indurre un effetto visionario oltre che purgante.
La procura di Treviso ha aperto un fascicolo senza indagati per disporre formalmente l’autopsia sul corpo di all’altezza di Ciano del Montello (Treviso), a quattro chilometri di distanza dall’abbazia di Vidor da dove sabato, in piena notte, si era allontanato da solo, dopo aver partecipato a un ritrovo musicale-spirituale con un’altra ventina di persone.
Da una prima ispezione sul corpo, eseguita stamane, sono state evidenziate alcune contusioni, un’ecchimosi all’occhio e una ferita sul fianco, probabilmente dovuta al morso di un’animale, segni comunque considerati compatibili con urti contro massi, rocce e rovi dovuti al trascinamento della corrente del fiume. Con l’autopsia saranno eseguiti anche gli esami tossicologici per stabilire lo stato psico-fisico del giovane.
Sul corpo contusioni, ecchimosi e una ferita sul fianco, l’ipotesi del morso di un animale: disposta autopsia
Da quanto si apprende sabato 29 giugno il ragazzo aveva già fatto un bagno nel Piave accodandosi a un altro ragazzo. Potrebbe essersi nuovamente diretto verso il fiume dopo la crisi creata dall’allucinogeno o aver accusato un malore. Intanto i carabinieri stanno procedendo a esaminare il telefonino lasciato dal ragazzo nella camera che aveva prenotato per trascorrervi la notte. Il sindaco di Marcon ha annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali del giovane che, quando non era in Trentino per lavoro o impegnato in lunghi viaggi, abitava in paese con i genitori.