Liliana Resinovich, Visentin sulla tavernetta di Sterpin: ‘Sarei già in galera’

Sebastiano Visentin ha manifestato le sue perplessità sulla botola a casa SterpinSebastiano Visentin ha manifestato le sue perplessità sulla botola a casa Sterpin

Una tavernetta in casa di Claudio Sterpin, l’amico di Liliana Resinovich, la donna scomparsa dalla sua abitazione a Trieste tre anni fa e trovata cadavere nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico: è quanto ha mostrato lo stesso Sterpin durante la puntata del 16 dicembre di Ore 14 su Rai 2.

Sebastiano Visentin sulla tavernetta in casa di Claudio Sterpin: ‘Sconvolto, spero che gli inquirenti facciano indagini serie’

“Sono sconvolto da quello che ho sentito. Spero che gli inquirenti facciano delle indagini serie e che quest’uomo risponda delle cose non dette. Sorprende che tutto quello che dice Sterpin viene preso per oro colato. Per me è sconvolgente” – ha dichiarato Sebastiano Visentin a Ore 14 in merito alla presenza di una botola all’interno dell’abitazione di Claudio Sterpin.

Il marito dell’ex dipendente della Regione Friuli in pensione ha ribadito che non era a conoscenza della frequentazione con Sterpin. “Non sapevo che andasse a stirare a casa sua”. Poi risponde piccato al ‘rivale’ che sostiene che Lilli temeva una reazione nel momento in cui gli avesse confidato la relazione extraconiugale. “É estremamente vergognoso che una persona si permetta di dire delle cose che non hanno riscontro. Accuse infondate. Questo signore ha raccontato un sacco di palle. Oggi sappiamo cosa valgono le sue sensazioni” – ha aggiunto Sebastiano Visentin che poi è tornato sulla denuncia tardiva.

“Mai più avrei pensato che Liliana non sarebbe tornata a casa. I vicini non mi hanno avvertito che fosse scomparsa. Non mi hanno detto che avevano parlato con questo signore e che doveva andare a casa sua.” – ha aggiunto. “Una lite tra Liliana e Claudio? Tutto può essere successo. Io sono sereno e tranquillo. Non ho nulla a che fare con la morte di mia moglie. Se avessero trovato una botola a casa mia ora sarei in galera”.

Sterpin all'interno della botola
Sterpin all’interno della botola

‘Questo signore ha raccontato un sacco di palle, una lite tra Claudio e Lilli? Tutto può essere successo’

Sterpin aveva riferito di non ricordare se le forze dell’ordine l’abbiano visto durante i sopralluoghi, ma che Liliana lo conosceva. La notizia della tavernetta – informa una nota – è arrivata alla trasmissione da una persona che frequenta la casa dell’uomo. “Ho rimodernato la casa dove vivo e che ha costruito mio padre e ho ricavato alcuni spazi nuovi nelle fondamenta. Non sono segreti, chi frequentava questa casa li conosceva” – aveva precisato.

“Ho creato una tavernetta dove tengo bottiglie e le figure in legno ad altezza umana per un presepe, poi ho un sottoscala e la taverna ha un’ulteriore cantinetta. Liliana conosceva questa casa dove si sarebbe dovuta trasferire, sapeva di questi spazi e ci è entrata ma da viva. Non ricordo se la polizia è entrata qui dentro, l’entrata è disagevole e i loro controlli sono stati fatti velocemente”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *