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Ingegnere informatico italiano trovato morto ad Amsterdam, choc e dolore ad Allumiere

È avvolta nel mistero la morte di un ingegnere informatico di Allumiere, in provincia di Roma. Paolo Moroni è stato trovato privo di vita nel suo appartamento di Amsterdam, Olanda, dove si era trasferito da alcuni anni per motivi di lavoro. Viveva al civico 84 nella banchina Voc, una zona centrale della capitale. Il decesso risalirebbe al 27 gennaio con la Farnesina che ha successivamente comunicato la ferale notizia alla famiglia.

Avvolta nel mistero la morte di Paolo Moroni, la polizia olandese indaga per omicidio

Il 43enne era rientrato da poco nei Paesi Bassi dopo un periodo trascorso in Italia per seguire dei lavori di ristrutturazione nella sua abitazione del comune collinare da dove lavorava in smart working. “Al telefono era tranquillo” – hanno raccontato sia il fratello che la sorella facendo riferimento all’ultima interlocuzione con il congiunto dopo l’arrivo ad Amsterdam. Per alcuni giorni, poi, non avevano ricevute notizie dell’ingenere informatico fino alla drammatica telefonata della Farnesina. Sul caso della morte di Paolo Moroni indaga la polizia olandese che sta lavorando per ricostruire la dinamica del decesso e l’eventuale coinvolgimento di altre persone. L’ipotesi più accreditata è quella dell’omicidio.

Il 43enne era da poco rientrato ad Amsterdam, l’ultima telefonata con i familiari: ‘Era tranquillo’

Sgomento e incredulità ad Allumiere dove i genitori del 43enne sono proprietari di un ristorante rinomato,  situato fra Civitavecchia e il paese dei Monti della Tolfa, lungo via Braccianese Claudia. Dopo aver completato gli studi scientifici, con il massimo dei voti, al Galilei di Civitavecchia si è laureato in ingegneria informatica. Il suo talento con spiccata propensione per la matematica l’hanno portato a trovare in poco tempo lavoro in Olanda. In paese veniva definito un ‘cervello in fuga’.

“Ho fatto visita ai familiari e sono distrutti, non riescono ancora a comprendere cosa sia accaduto. ono una famiglia straordinaria, da sempre disponibile nei confronti dei meno fortunati, anche durante il periodo del Covid” – ha riferito Antonio Pasquini, sindaco di Allumiere.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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