Travolto dalla porta mentre gioca a calcio: Gabriele Conigliaro muore a 12 anni a Carini

porta morto Carini

Un bambino di 12 anni, Gabriele Conigliaro, è morto a Carini in provincia di Palermo mentre giocava a pallone con alcuni coetanei. La passione per il calcio l’aveva spinto a scavalcare il cancello per andare a giocare con gli amici sul campo di calcio di via Aldo Moro. Un pomeriggio estivo di allegria si è trasformato in tragedia in parco Sofia. Secondo una prima ricostruzione il ragazzino si è aggrappato alla porta, che non era fissata al rettangolo di gioco, che l’ha travolto provocandogli un grave trauma cranico.

Il dodicenne stava giocando a calcio con gli amici a parco Sofia

Immediato l’intervento degli operatori del 118 che hanno cercato di rianimare il ragazzino ma per il dodicenne non c’è stato nulla da fare. Straziante il momento dell’arrivo dei familiari che non riescono a darsi pace per quanto accaduto “Non si può morire così. Mio fratello era andato a giocare al parco ed ora non c’è più” – ha scritto il fratello, Daniele, su Facebook. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Carini che hanno sequestrato l’area.

Il fratello non riesce a darsi pace: ‘Non si può morire così’, sequestrata l’area

I rilievi del reparto scientifico e le testimonianze dei compagni di gioco chiariranno la dinamica della tragedia. Il pm sta valutando se effettuare l’autopsia. La notizia si è diffusa nel giro di pochi minuti a Carini ed in tanti hanno espresso cordoglio e costernazioni sulle pagine social per quanto accaduto a Gabriele Conigliaro.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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