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31 Luglio 2024 - 18:10Dopo l’Ultima Cena nuova polemica politica sulle Olimpiadi di Parigi 2024. Ovviamente lo sport non c’entra niente… Del resto poco importa se gli atleti italiani si allenano spesso in strutture obsolete o sono costretti ad andare all’estero per prepararsi in maniera dignitosa. Nelle ultime ore è divampata la polemica sull’atleta algerina Imane Khelif, che affronterà giovedì 1° agosto l’azzurra Angela Carini nel pugilato femminile.
Rosario Coco: ‘Imane Khelif è una persona intersex’
Tutto parte da un clamoroso equivoco che ha ingenerato una fake news poi ripresa dal presidente del Senato La Russa e dal vice premier Salvini. Imane Khelif non è una donna trans. “Si tratta di una persona intersex, che si è sempre socializzata come donna e ha una storia sportiva nelle competizioni femminili”- così Rosario Coco, Presidente di Gaynet e Coord. Sport.
“Non è chiaro – le ricostruzioni sono discordanti – se Khelif e Lin Yu-ting, altra atleta intersex nella stessa situazione, hanno dovuto effettuare cromosomici o ormonali. In ogni caso si tratterebbe di un caso di Variazione delle Caratteristiche del Sesso, definizione ombrello all ‘interno della quale rientra anche l’intersessualità. Quello che sappiamo con certezza è che siamo di fronte a due atlete con una carriera nello sport femminile alle spalle. Nel caso di Khelif, per altro, va ricordato che l’Algeria proibisce anche il cambio del genere sui documenti”.
Per L’Espresso Imane Khelif è una donna con “disordini dello sviluppo sessuale” mentre Bufale.net precisa che si tratta di una persona nata con genitali femminili, che si identifica in una donna e lo ha sempre fatto sin dalla nascita, ma con un corredo genetico XY. Il caso è molto simile a quello di Caster Semenya, che dopo essere stata esclusa dalla World Athletics per i livelli alti di testosterone, ha vinto la causa presso la CEDU nel 2023 dopo anni, ma non il diritto a competere, vedendo quindi la sua carriera completamente compromessa.
La vicenda ricorda il caso Semenya
“Chi sta commentando la notizia in queste ore non conosce in molti casi le regole dello sport e si improvvisa censore delle categorie di genere senza conoscere le linee guida del Comitato Olimpico internazionale sull’identità di genere e le variazioni delle caratteristiche del sesso del. 2021, che ammettono criteri di eleggibilità per atlete trans e intersex (come nel caso di Khelif), solo a fronte di comprovate evidenze scientifiche” – chiosa Rosario Coco.