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“È stato un cane particolare, mi ha dato la possibilità di imparare tante cose e di farmi conoscere tante persone e tanti posti bellissimi. Ci fidavamo uno dell’altro”. Un post che tocca il cuore e fa commuovere quello che Diego Antonucci ha condiviso su Facebook per annunciare la triste notizia della morte di Hercules, cane del Soccorso alpino speleologico d’Abruzzo. “É stato il primo cane ad arrivare a Rigopiano e in tanti altri luoghi, in cui il suo soccorso si è rivelato vitale” – ha ricordato sulla pagina ufficiale del Cnsas.
Hercules è stato protagonista di tante delicate missioni
Il coraggioso angelo a quattro zampe in questi anni era stato un prezioso punto di riferimento in delicate missioni. Dai terremoti, alle valanghe … sempre al fianco del suo conduttore che gli è stato vicino fino all’ultimo sospiro. “Scrivo queste sofferte righe per rispetto di tutti quelli che hanno conosciuto direttamente e indirettamente Hercules e per tutto quello che fatto per la comunità. Ieri sera già me lo aveva fatto capire, e purtroppo è venuto a mancare tra le mie braccia, dopo una notte trascorsa ad accarezzarlo”.
Diego Antonucci ha ringraziato il Soccorso alpino speleologico nazionale, il Soccorso alpino speleologico d’Abruzzo e tutti coloro che hanno voluto bene all’amico a quattro zampe. “Ringrazio tutti voi. tutti coloro che hanno giocato con lui, che lo hanno amato per le sue gesta o che semplicemente lo hanno incontrato in montagna”. Poi la carezza e le dolci parole del conduttore.
Il commosso ricordo del suo conduttore, Diego Antonucci: ‘Mi ha fatto vedere come muore un vero guerriero’
“Ha fatto una bella vita, devo dirlo, avventurosa come pochi, e ha vissuto la natura, il mare, le sue montagne, felice fino a ieri mattina. Non ho nessun rimpianto, lo onorerò trasmettendo tutto questo amore agli altri cani da soccorso”.
Coraggio che Hercules ha dimostrato fino all’ultimo istante di vita. “Ha alzato la testa, mi ha cercato con la zampa, e poi, con un ultimo sospiro, mi ha fatto vedere come muore un vero guerriero. Continua a vegliare su di me, su di noi, corri felice sulla tua neve polverosa della Maiella, e aspettami”.
