Fiaccolata a Sant’Antimo per Giulia Tramontano e i cognati morti, De Luca: ‘Tornati al mondo animale’

Un silenzio assordante ha accompagnato la fiaccolata in memoria di Giulia Tramontano organizzata dall’amministrazione comunale di Sant’Antimo, il comune del napoletano dove la giovane 29enne ha vissuto con la sua famiglia e dove ancora vivono i suoi genitori e suo fratello. 

Palloncini colorati e orsacchiotti per Giulia Tramontano a Sant’Antimo, lo striscione davanti casa

Negozi chiusi e nessuna auto a circolare nel centro cittadino mentre tutta la comunità, sconvolta anche per il duplice omicidio di due ragazzi, il 29enne Luigi Cammisa e la 24enne Maria Brigida Pesacane, uccisi dal suocero, il 44enne Raffaele Caiazzo.

Ovunque palloncini e orsacchiotti sullo sfondo i poster che ritraggono una sorridente Giulia. Davanti casa dei genitori di Giulia uno striscione recita: “Chi vive nel ricordo degli altri non muore mai”. All’ingresso del palazzo viene deposto un fascio di fiori assieme ad alcuni lumini rossi. Ai piedi di una panchina verniciata di rosso, un paio di calzature rosse fanno da sfondo a un grande cuore.

Il sindaco: ‘Intitoleremo un centro anti violenza a Giulia’, il Vescovo Spinillo: ‘Una martire’

“Intitoleremo un centro antiviolenza a Giulia Tramontano” l’annuncio del sindaco di Sant’Antimo Massimo Buonanno. “Non possiamo più tollerare un’altra Giulia e un altro Thiago”.  Parla del “martirio di Giulia” invece il Vescovo di Aversa Angelo Spinillo.

Al corteo ha preso parte anche il governatore Vincenzo De Luca. ” Abbiamo la sensazione che non ci sia più famiglia, che siamo ritornati in un mondo animale privo di valori fondamentali. Oggi un’altra tragedia con una ragazza uccisa davanti a due bambini, alla fine della quale avremo altri quattro orfani e diverse famiglie distrutte” – ha riferito il Governatore della Campania.

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