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24 Agosto 2022 - 21:31Non si era presentato agli allenamenti della Sancataldese, squadra che milita nel girone I del campionato di serie D, ed era stato allontanato per il suo ingiustificato comportamento.
Alessandra Matteuzzi uccisa a martellate dal calciatore ed ex modello che aveva denunciato per stalking
Giovanni Padovani, 27enne calciatore ed ex modello, aveva messo in secondo piano il calcio per l’ossessione nei confronti dell’ex, Alessandra Matteuzzi, 56 anni, che ha ucciso a martellate davanti alla sua abitazione, via dell’Arcoveggio, a Bologna (in periferia). L’uomo sarebbe arrivato nel capoluogo emiliano in aereo dalla Sicilia e sarebbe andato ad aspettare la donna sotto casa. La attesa per oltre due ore prima della violenta lite che è degenerata intorno alle 21:30. Lei gli avrebbe urlato di andare via ma lui l’avrebbe assalita trascinandola sotto al portico del palazzo dove è avvenuta l’aggressione mortale.
Alcuni inquilini, richiamati dalle urla della donna, hanno chiamato la polizia con le volanti che hanno ritrovato Alessandra Matteuzzi riversa a terra in stato di incoscienza. Trasportata in ospedale è deceduta poco dopo. “L’ho sentita chiedere aiuto mentre eravamo a telefono” – ha raccontato la sorella della vittima. La 56enne aveva denunciato Giovanni Padovani che la perseguitava da tempo. Il 27enne, originario di Senigallia (provincia di Ancona), aveva militato anche nelle giovanili del Napoli.
Chi è Giovanni Padovani, il 27enne di Senigallia aveva militato anche nelle giovanili del Napoli
Una carriera che si stava sviluppando tra la serie C e la D con il difensore che aveva vestito le maglie di Foligno calcio, il Troina ed il Giarre. Fisico alto e atletico, di bell’aspetto e ben curato, tanto da esibirlo costantemente sui social. Da tempo viveva a Bologna e la relazione con Alessandra Matteuzzi era iniziata da un anno. I due si vedevano poco visto che il calciatore aveva trovato squadra in Sicilia ed il breve periodo di convivenza aveva spinto la donna a chiudere la relazione.
“Lui aveva rotto piatti, staccato la luce dell’appartamento dal quadro generale” – ha raccontato al sorella, Stefania che ha ascoltato le grida disperate di aiuto al telefono della sorella ed ha chiamato i carabinieri. “Gli diceva, ti prego lasciami stare”. Poi la denuncia per stalking presentata ai carabinieri.
La sorella: ‘Era con me al telefono quando l’ha uccisa’, la Sancataldese l’aveva allontanato: ‘Non era sereno’
“Avevamo intuito che avesse dei problemi e che non era sereno. Spesso si isolava, tant’è che sabato aveva lasciato improvvisamente il ritiro dicendo all’allenatore che per problemi personali doveva andare via” – ha raccontato il dirigente della Sancataldese Salvatore Pirrello che ha spiegato che il difensore si era aggregato al gruppo da 10 giorni e sembrava aver legato con i compagni di squadra anche se si isolava spesso.
Alcuni mesi fa Giovanni Padovani aveva pubblicato un post su Instagram contro la violenza sulle donne. Un gesto che non ha trovato conferma nei fatti.