Spara e uccide il cardiologo a Favara per il certificato negato per il rinnovo della patente: ‘Mi prendeva in giro’

Ai carabinieri ha riferito di averlo ucciso perché da tempo gli negava un certificato medico necessario per il rinnovo della patente di guida. Adriano Vetro, 47 enne bidello, è stato arrestato a Favara, in provincia di Agrigento, per l’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, 65 anni.

Il cardiologo Gaetano Alaimo freddato da Adriano Vetro davanti ai suoi dipendenti nel poliambulatorio di Favara

L’uomo l’ha freddato nel suo ambulatorio, in via Bassanesi, nel pomeriggio di lunedì 28 novembre quando il professionista era arrivato da poco allo studio e non aveva ancora aperto le porte ai pazienti. Vetro non aveva un appuntamento ma era seguito dal cardiologo che è stato freddato con alcuni colpi di pistola davanti agli impiegati dall’uomo che poi si è dato alla fuga rifugiandosi nella sua casa di campagna dove è stato trovato poco dopo dagli uomini dell’Arma.

Ai militari ha riferito che si sentiva preso in giro dal cardiologo che, a differenza dell’oculista e del diabetologo, continuava a negargli il certificato che chiedeva da tempo. “Mi rinviava continuamente, il certificato mi serviva per il rinnovo della patente“. Il 47enne è difeso dall’avvocato Santo Lucia che ha spiegato che il suo assistito era in cura da uno psichiatra da circa 20 anni. Il legale ha indicato anche il nome dello specialista che sta seguendo l’omicida “Ritengo che abbia una semi infermità mentale ma nulla lasciava presagire ad un gesto del genere” – ha riferito al Corriere del Mezzogiorno. Il cardiologo aveva diagnostica ad Adriano Vetro una malformazione cardiaca e per tale motivo il professionista non lo riteneva idoneo alla guida.

Le divergenze di vedute sulla diagnosi e le liti, il legale del bidello 47enne: ‘Era in cura da uno psichiatra’

L’uomo aveva chiesto di operarsi ma Gaetano Alamo gli aveva detto che non era possibile in considerazione delle condizioni di salute del paziente. Una divergenza di vedute sulla diagnosi che aveva provocato accese discussioni prima del delitto avvenuto senza che il bidello, lavorava in un istituto scolastico di Caltanissetta, proferisse parola. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la pistola, calibro 7,65 con il quale Vetro ha ucciso il cardiologo era rubata.

L’arma sarà inviata ai Ris di Messina per gli accertamenti balistici. L’indagine è coordinata dal pm Elenia Manno con il 47enne che è stato arrestato con l’accusa di omicidio premeditato e porto abusivo di arma da sparo clandestina. Attimi di tensione si sono registrati in via Bassanesi, a Favara, all’arrivo del carro funebre. Rabbia e dolore tra parenti, amici e pazienti di Alaimo, cardiologo amato e stimato dai suoi concittadini.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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