Strage di Erba, il pg sul sì alla revisione del processo: ‘Si può arrivare ad assoluzione’
9 Gennaio 2024 - 15:15Riccardo Curreli morto a 13 anni a Reggio Emilia mentre entrava in classe: la verità dall’autopsia
9 Gennaio 2024 - 16:14Un’azione collettiva contro Chiara Ferragni per conto di tutte le parti lese dai presunti illeciti per cui indaga la magistratura, volta a far ottenere ai consumatori che hanno acquistato il pandoro Balocco Pink Christmas il rimborso delle maggiori somme pagate. A lanciarla è il Codacons.
Pandoro Balocco Pink Christmas, il Codacons lancia un’azione collettiva per il rimborso
“A seguito della decisione della Procura di Milano di indagare l’influencer per il reato di truffa aggravata a danno dei consumatori, si spiana la strada per una azione collettiva da parte di tutti i soggetti danneggiati dai presunti illeciti per cui procede la magistratura” – spiega l’associazione dei consumatori.
Chiara Ferragni indagata per truffa, la Guardia di Finanza acquisisce documenti in sede Balocco
“Con la nostra azione miriamo a far ottenere rimborsi per complessivi 1,65 milioni di euro agli acquirenti del pandoro griffato Ferragni, somma calcolata sugli oltre 290mila pandori venduti nel 2022 (su un totale di 362.577 pezzi commercializzati) e pari alla differenza tra il prezzo del pandoro “normale” Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), incremento di valore che, complici i post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro fosse il valore della donazione in solidarietà dei singoli acquirenti”.
‘Con la nostra azione miriamo ad ottenere rimborsi per 1,65 milioni di euro’
Anche in assenza di scontrino, tutti i consumatori che hanno acquistato il pandoro “Pink Christmas” possono aderire alla nostra azione e chiedere a Chiara Ferragni e alla Balocco il rimborso delle maggiori somme pagate, delegando il Codacons a rappresentarli come parte offesa nell’inchiesta della Procura di Milano. Una azione alla quale è possibile aderire inviando una mail all’indirizzo [email protected].
Intanto l’associazione, che si costituirà parte offesa nell’indagine della magistratura, chiede alla Procura di Milano “di partecipare all’imminente interrogatorio di Chiara Ferragni , allo scopo di porre domande specifiche all’influencer “nell’interesse dei consumatori lesi”.