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6 Febbraio 2021 - 11:55Ha salvato un suo coaetaneo da un possibile gesto estremo come conseguenza di un gioco mortale on line. Una tredicenne di Cuneo ha conosciuto sul web un ragazzino della provincia di Varese con il quale ha iniziato a scambiare alcuni messaggi via WhatsApp.
Quest’ultimo le ha proposto di partecipare ad un gioco durante il quale le avrebbe fatto delle domande precisando che se non avesse partecipato si sarebbe ucciso alle 14:00 del giorno dopo.
La scioccante proposta di un coetaneo alla tredicenne di Cuneo
Tra l’altro ogni risposta avrebbe determinato punizioni corporali e atti di autolesionismo. Un messaggio agghiacciante che ha allarmato la giovane che ne ha parlato con la madre che ha deciso di segnalare l’episodio alla Polizia di Stato.
Un countdown mortale per una nuova terribile challenge tra minori con le forze dell’ordine che, con l’ausilio della polizia postale, sono risaliti rapidamente alle generalità del tredicenne grazie all’utilizzo di un account con un nickname di copertura.
La madre della ragazzina ha allertato la polizia che è riuscita a risalire all’identità del minore
E’ stato così individuato un nucleo familiare residente in provincia di Varese e contattata la madre del ragazzino che si trovava a Milano per lavoro. Preoccupati dal fatto che il ragazzino fosse solo in casa e potesse compiere un tragico gesto, gli agenti hanno contattato la polizia locale che una volta giunta sul posto ha condotto il giovane nei loro uffici in attesa dell’arrivo dei genitori.
L’adolescente ha confermato che avrebbe posto in essere atti di autolesionismo
Nelle ore successive è emerso che il ragazzo, già seguito dai servizi sociali, era intenzionato a mettere in pratica gli atti di autolesionismo fino all’estremo gesto come aveva riferito alla coetanea originaria di Cuneo. Dall’esamina del telefonino emergeva una chat dove era stata attivata una sorta di conto alla rovescia.
L’ennesima challenge dell’orrore presente on line che, in questo caso, è stata bloccata in tempo dalle forze dell’ordine grazie alla provvidenziale segnalazione della tredicenne. Il ragazzino è stato affidato ai genitori con l’accaduto che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.