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6 Marzo 2021 - 12:37Da lunedì 8 marzo la Campania passa in zona rossa. Il Ministro della Salute Speranza ha firmato ieri, 5 marzo, l’ordinanza che dispone il cambio di colore dopo essere stato informato dalla cabina di regia dell’aumento esponenziale di positivi al Covid 19. A far ulteriormente paura è la presenza di numerosi casi di variante inglese. Misure più rigide e circolazione limitata da lunedì 8 marzo. Ecco le regole da osservare in zona rossa e quello che si può fare. Per circolare, anche all’interno del comune di residenza, sarà necessario di munirsi di autocertificazione.
Spostamenti
Come disposto dal Dpcm del 2 marzo fino al 27 marzo 2021 in area rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti:
– per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma);
– il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
– dal 24 febbraio al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Bar e ristoranti
In quest’area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Attività commerciali
Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità.
La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti. Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.
Per i negozi diversi da quelli alimenti e di prima necessità è consentita la consegna dei prodotti a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale.
Barbieri, parrucchieri e centri estetici
Con il Dpcm del 2 marzo in zona rossa chiudono anche le attività inerenti i servizi per la persona. Pertanto dall’8 marzo abbasseranno le serrande anche parrucchieri, barbieri e centri estetici.