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22 Gennaio 2021 - 12:53I genitori di Antonella, morta a Palermo per una pericolosa challenge di Tik Tok, hanno acconsentito alla donazione multipla degli organi. La bambina di 10 anni è andata in bagno ed ha detto alla sorellina, 5 anni, di non entrare: “Vado a fare pipì”.
La piccola si è stretta al collo la cintura dell’accappattoio: ‘Non entrare’
Poi, come se avesse seguito delle istruzioni precise, si è stretta al collo la cintura dell’accappatoio dopo averlo legata al portasciugamano. In un attimo la tragedia con la sorella che ha ugualmente aperto la porta ed ha visto Antonella esamine a terra. “Papà vieni, non respira” – avrebbe gridato. La corsa disperata del genitore che avrebbe faticato a slegare la cintura per quanto l’aveva stretta la ragazzina. Vicino al suo corpicino lo smartphone che si è trasformato in una micidiale arma mortale anche se su quest’aspetto sono in corso ulteriori accertamenti.
‘Papà vieni non respira’, l’allarme dato dalla sorellina di 5 anni
La bambina è stata trasferita d’urgenza all’Ospedale Di Cristina di Palermo ed è stato ricoverata nel reparto di rianimazioni. Ieri, dopo ore di attesa e di speranza, i medici hanno comunicato ai genitori, intorno alle 13:30, che non c’era più nulla da fare. Accertata la morte cerebrale è stato dato il via libera al prelievo degli organi. Antonella è morta per autostrangolamento probabilmente mentre giocava sui social che quella che sulle App viene denoniminata hanging challenge, sfida ad appendersi.
L’ombra dell’hanging challenge, Tik Tok: ‘Non ci sono tracce di blackout challenge’
Sul decesso è stata aperta un’inchiesta con il Procuratore del Tribunale dei Minori che nelle prossime ore sarà esaminato il telefonino della ragazzina e che al momento non ci sono certezze sulla causa della morte. “Non sono state trovate tracce di blackout challenge, la sfida dello strangolamento” – ha riferito all’Agi un portavoce di Tik Tok. “La sicurezza della community è la nostra priorità assoluta”.
Donati gli organi, incredulità nel quartiere Kalsa: la mamma aspetta un’altra bambina
Antonella viveva al quartiere Kalsa di Palermo con il papà muratore e con la mamma, in attesa di un’altra bambina ed al nono mese di gravidanza, e la sorellina di 5 anni. “Non riesco a crederci, l’altro pomeriggio l’ho vista giocare con mio figlio” – ha dichiarato una vicina. “Una ragazzina solare, serena, era qui con noi da quando aveva 5 anni” – ha raccontato la preside della Scuola Maria Teresa di Calcutta.