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Arcangelo Correra morto a 18 anni a Napoli, l’ipotesi del colpo partito accidentalmente: fermato parente

Sarà sottoposto a fermo per i reati di porto d’arma illegale e per ricettazione e, contestualmente, indagato, per omicidio colposo il fratello di Luigi Caiafa, Renato, il giovane di 19 anni che maneggiava la pistola la scorsa notte a Napoli dalla quale sarebbe inavvertitamente partito il colpo che ha ferito a morte l’amico – e parente – Arcangelo Correra, il 18enne poi deceduto nell’ospedale Vecchio Pellegrini di –

Arcangelo Correra trafitto alla testa da un colpo di pistola in Vico Sedil Capuano

É stato proprio lui a raccontare la vicenda alla Squadra Mobile, in Questura, dove si è recato spontaneamente. Erano due le ipotesi investigative che ruotavano attorno alla morte di Arcangelo Correra in Vico Sedil Capuano, a Napoli. La prima era che la morte del 18enne, trovato privo di vita con un colpo di pistola alla testa, fosse stata decisa dal clan Mazzarella, la cosca che domina gli affari nella zona del centro storico di Napoli. Una esecuzione per uno sgarro.

La seconda, più suggestiva, è che invece fosse vittima della guerra tra bande e vittima della risposta all’omicidio di Emanuele Tufano, il 15enne del rione Sanità ucciso con un colpo di pistola nella zona del Mercato durante un inseguimento. E invece, al momento, la pista privilegiata porta ad un incontro tra amici intorno alle 5:00 di sabato 9 novembre e a un incidente durante la prova dell’arma, che forse di lì a poco sarebbe stata usata per un agguato e non per un gioco, come pure era circolato.

Questo emerge dall’interrogatorio di alcuni testimoni e in particolare da quello di due amici del giovane, uno dei quali cugino della vittima. A terra, sul luogo del delitto, gli agenti hanno trovato un bossolo inesploso, come se la pistola fosse stata scarrellata.

Il colpo sarebbe partito accidentalmente mentre un amico della vittima provava l’arma

Da qui l’ipotesi, che qualcuno stesse provando l’arma, con il colpo in canna, davanti ad Arcangelo, centrato con un proiettile al centro della testa. Il giovane è deceduto all’ospedale Vecchio Pellegrini dove era arrivato con una emorragia cerebrale. I genitori del ragazzo sono commercianti e lui, incensurato, aiutava il padre nel commercio di abbigliamento. Era incensurato. Il cugino, il 17enne Luigi Caiafa, fu ucciso da un poliziotto il 4 ottobre del 2020 durante una rapina nel cuore di Napoli. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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