Verona, mummificata in casa per la pensione: la morte risale a 6 anni fa, indagato il figlio
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26 Maggio 2023 - 21:51Fin da subito il compagno aveva escluso l’ipotesi del suicidio. “Amava la vita e i suoi bambini” – aveva riferito Luigino De Biase.
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Luigino De Biase aveva escluso subito l’ipotesi del suicidio: ‘Amava i suoi bambini’
La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio volontario in relazione alla morte di Anica Panfile, una 31enne il cui corpo è stato trovato domenica 21 maggio sul greto del Piave, a Spresiano, incagliato in pochi centimetri d’acqua. L’ultima volta era stata vista ad Arcade davanti ad un negozio di biciclette. Il partner della giovane mamma di figli ha raccontato che il giorno in cui si sono perse le tracce della donna aveva un incontro di lavoro. “Me l’hanno ammazzata” – ha riferito alla Tribuna di Treviso.
La prima ipotesi era quella di un suicidio. Le ricerche di Anica Panfile erano partite il giorno precedente il ritrovamento, quando il compagno ne aveva denunciato la scomparsa giovedì 18 maggio. La 31enne viveva in via Ronchese a Treviso e lavorava nella mensa dell’Israa di Santa Bona. L’esame autoptico avrebbe svelato che la 31enne però era deceduta quando è stata portata sul greto del fiume.
L’incontro di lavoro e l’ultimo avvistamento
I magistrati avrebbero già ascoltato alcune persone, tra cui il convivente. Tra le persone che sono state ascoltate in queste ore anche l’ex datore di lavoro e il proprietario del negozio di bici al quale gli inquirenti hanno chiesto se avesse attive le telecamere esterne. Non vi sono al momento indagati. Il giorno precedente alla scomparsa Anica Panfile aveva chiesto un cambio di turno di lavoro alla mensa.