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“L’hanno presa per i capelli mentre stava andando dalla suora”. L’avvocato di Alessia Pifferi ha raccontato che la sua assistita è stata aggredita nel carcere di San Vittore a Milano. La donna è accusata di aver fatto morire di stenti la figlia Diana Pifferi, appena 16 mesi, lasciandola da sola in casa.
L’avvocato di Alessia Pifferi: ‘Schiaffeggiata nell’unico momento in cui si è allontanata dall’isolamento
Il legale Solange Marchignoli ha raccontato a Mattino 5 che la donna è stata aggredita nell’unico momento in cui non si trovava in isolamento. “Ha paura, mi ha detto che è stata schiaffeggiata mentre stava andando dalla suora”. Una vicenda che avrebbe scosso Alessia Pifferi. “La incontro sempre più o meno una volta a settimana, l’ho vista anche venerdì mattina, due giorni dopo l’udienza, è sempre assente, era molto spaventata”.
Nel frattempo il giudice per le indagini preliminari ha negato la possibilità di consulenza neuroscientifica in quanto “si è sempre dimostrata consapevole di quello che stava succedendo alla figlia”. Dall’altra parte i legali della 37enne hanno ribadito la necessità di una perizia.
Il Gip dice no alla consulenza neuroscientifica, il legale: ‘Va valutato lo stato cognitivo’
“Non abbiamo chiesto una perizia per verificare se Alessia Pifferi sia capace d’intendere e di volere. Dobbiamo valutare lo stato cognitivo della donna, ancora non è del tutto consapevole” – ha spiegato Solange Marchignoli.
“Parlo con la signora e parlo con qualcuno che mi racconta una storia, ci stiamo arrivando e all’inizio era un po’ estranea, poi ha letto i giornali e qualche parola la sta collegando a sé”. Il padre di Diana sarebbe un imprenditore del Lambro che non è mai stato informato della gravidanza.
