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20 Marzo 2024 - 22:57Svolta nel pomeriggio nell’indagine sull’agguato a un giovane, Oreste Borelli, nel quartiere Mirafiori di Torino, gravemente ferito a colpi di machete lunedì 18 marzo.
Pietro Costanzia di Costigliole è stato fermato per l’aggressione a colpi di machete contro Oreste Borelli
In questura è stato portato un 23enne, Pietro Costanzia di Costigliole, originario di Milano, fermato con l’accusa di tentato omicidio. Il sospettato è stato ascoltato dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Mario Bendoni, in presenza di due avvocati difensori e ha affermato di essere completamente all’oscuro dell’episodio. Il giovane sarebbe un discendente di un ramo di un’antica e nobile famiglia piemontese.
Torino, aggredito e colpito con il machete per gelosia: amputata gamba sinistra a 24 anni
Pietro risulta nato a Milano e residente a Torino, anche se per un lungo periodo ha soggiornato in Spagna. Negli archivi araldici risultano tracce di Costanzia, signori di Costigliole, già nel XIII secolo. Il capostipite sarebbe Antonio, investito della signoria nel 1247.
Il 23enne ha respinto le accuse, amputata la gamba alla vittima
Quando è stato fermato dalla polizia pare che fosse convinto che si trattasse dell’esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria iberica, visto che in Spagna aveva soggiornato per un certo periodo. Il 23enne ha respinto le accuse ed ha riferito di non aver mai posseduto un machete. Una caccia all’uomo quella degli investigatori della squadra mobile della questura del capoluogo piemontese che era iniziata lunedì pomeriggio.
Subito dopo il ferimento del 24enne Oreste Borelli si erano messi sulle tracce dei suoi aggressori. Le condizioni del giovane, ricoverato all’ospedale Cto, rimangono gravi. I chirurghi lo hanno sottoposto a un intervento durato oltre quattro ore in cui gli hanno dovuto amputare la gamba sinistra, seriamente compromessa per i colpi ricevuti